Istanbul (o Istambul)
Istanbùl (o Ìstambul). – Archeologia. – Nei lavori condotti dal 2004 in località Yenikapi per la costruzione di un tunnel sottomarino che servirà a collegare la parte europea a quella asiatica di I., sono stati scoperti i resti di numerose navi di età bizantina e del porto commerciale edificato dall’imperatore Teodosio (379-395 d.C.). Esso aveva dimensioni considerevoli e, aggiunto ai tre porti già esistenti nella città, rispondeva al bisogno di accrescere gli scali commerciali per gestire la grande quantità di merci e materiali importati da altri paesi e necessari a soddisfare il grande sviluppo urbanistico conosciuto in quegli anni. Per la sua costruzione vennero utilizzati legni robusti, come cipresso, castagno e quercia: questo testimoniano i resti, ottimamente conservatisi, così come quelli appartenenti alla palificata di una banchina di un molo. I depositi alluvionali trasportati dal fiume Lycos insabbiarono il porto a partire dal lato occidentale, fino a renderlo agibile, nel 10° sec., limitatamente alla parte orientale, vicina all’ingresso; ma tra la fine del 10° e l’inizio dell’11° sec. il suo uso cessò bruscamente, forse a causa di un evento naturale violento e improvviso, come un terremoto o uno tsunami. Negli scavi sono stati rinvenuti, perfettamente preservati, imbarcazioni e migliaia di oggetti, che hanno già permesso di definire il sito come una delle maggiori scoperte di archeologia nautica della storia. Sono emerse oltre 30 barche, molte ancora con il loro carico a bordo, che hanno consentito di accrescere e approfondire le conoscenze sullo sviluppo tecnologico e le tecniche di costruzione navale. I numerosi manufatti recuperati costituiscono inoltre una magnifica testimonianza di tanti aspetti diversi della vita quotidiana dell’antica Costantinopoli. Gli scavi di Yenikapi hanno portato alla luce anche resti di età neolitica, che permettono di retrodatare la presenza umana a Istanbul a 8500 anni fa.