Istituto Monetario Europeo (IME)
Istituto Monetario Europeo (IME) Organismo comunitario costituito il l° gennaio 1994, con l’avvio della seconda delle 3 fasi dell’Unione Economia e Monetaria (➔ UEM p). Embrione della Banca Centrale Europea (➔ BCE), le sue funzioni principali erano: predisposizione del quadro regolamentare, organizzativo e logistico necessario per l’attuazione della fase finale della UEM, caratterizzata da una moneta e una politica monetaria uniche; promozione del coordinamento delle politiche monetarie degli Stati membri; controllo del funzionamento dello SME (➔). Tutto ciò implicava per l’IME il compito di formulare raccomandazioni sull’orientamento monetario generale e sui cambi, di esprimere opinioni da sottoporre al Consiglio europeo e di effettuare un costante monitoraggio dei mercati dei cambi in ambito SME. Istituzione chiave della seconda fase della UEM, l’IME pubblicò vari documenti e relazioni che facilitarono l’avviamento del Sistema Europeo di Banche Centrali (➔) nella terza fase. Fu anche incaricato di seguire il grado di convergenza dei Paesi della UE, presentando diverse relazioni, l’ultima delle quali (marzo 1998) confermava il compimento dei criteri di convergenza da parte degli 11 Paesi che volevano essere parte dell’Unione, a eccezione della Grecia. Nel giugno 1998, con l’istituzione della BCE, l’IME è stato posto in liquidazione, secondo quanto previsto dal Trattato di Maastricht (➔).