Scrittore e critico letterario ungherese (Szeged 1913 - Budapest 1988); professore all'univ. di Budapest dal 1952. Dapprima surrealista in varî romanzi e racconti (Fellegjárás "Cammino di nuvole", 1939; Templomrabló "Ladro di chiesa", 1943; Kisértet "Spettro", 1945; Bűnbeesés "La caduta nel peccato", 1948), in seguito si è avvicinato al realismo (Budai átkelés "La traversata di Buda", 1947; Sötét kamra "Camera oscura", 1948; Edenkert "Giardino dell'Eden", 1960; Budai oroslzlán "Il leone di Buda", 1978). Tra i saggi si ricordano: A romantika és a realizmus ("Romantica e realismo", 1956); Világtájak ("Paesaggi del mondo", 1957); Nemzet és haladás ("Nazione e progresso", 1963). S. ha tradotto inoltre numerosi romanzi di E. Brontë, G. Green, Ch. Dickens ed E. Hemingway.