iurisdictio
Del concetto di giurisdizione, legittima se è informata a giustizia, D. tratta in Mn II X 8, a proposito della conferma che l'incarnazione di Cristo diede della giustezza dell'editto promulgato da Augusto: Et cum ad iuste edicere iurisdictio sequatur, necesse est ut qui iustum edictum persuasit iurisdictionem etiam persuaserit: quae, si de iure non erat, iniusta erat. Sulla definizione di carattere etimologico che D. qui offre della i., cfr. M. Chiaudano, D. e il diritto romano (in " Giorn. d. " XX [1912] 117); v. infatti Uguccione, citato dal Vinay: " iudex... unde habemus iuditium quasi iuris dictio et ostensio et iuditium dum proponitur, causa dum discutitur, iustitia dum diffinitur ".
Sempre nella Monarchia si accenna alla i. nell'affermare che solo chi ha giurisdizione di punire, e cioè il giudice, possiede anche la legittima potestà d'infliggere una pena, unde, nisi ab ordinario iudice poena inflitta sit, ‛ punitio ' non est, sed potius ‛ iniuria ' est dicenda (II XI 4), e che, inoltre, la i. è precedente al giudice, poiché non è la giurisdizione costituita in funzione dell'operato del giudice, ma questo ad iurisdictionem ordinatur (III X 10).