KRYLOV, Ivan Andreevič
Favolista russo, nato a Mosca il 2 febbraio 1768, morto ivi il 9 novembre 1844. Orfano di padre a soli dieci anni, fu per qualche tempo impiegato di cancelleria. La sua prima passione letteraria fu il teatro, nel quale però non ebbe grande fortuna; migliori prospettive gli aprì invece la letteratura satirica, ed egli si fece, a varie riprese, editore di riviste del genere iniziato dal Novikov, ma anche in questo campo urtò contro le tendenze reazionarie degli anni del regno di Paolo I. La rivelazione del proprio ingegno K. l'ebbe verso i quarant'anni rifacendo alcune favole del La Fontaine. Lo stesso discreto successo di due sue commedie non lo distolse più dalla nuova passione. Nominato nel 1812 aiuto bibliotecario nella Biblioteca pubblica imperiale, condusse da allora vita tranquilla, tutto dedito a comporre quelle favole per cui egli ha un posto d'onore nella letteratura russa.
Il successo delle favole di K. fu dovuto soprattutto al fatto che egli seppe, primo fra gli scrittori russi, imprimere alla favola un'originale impronta nazionale. In K. gli elementi fondamentali della favola, la caricatura e la moralità sono strettamente legati fra loro; senza rinunziare mai al fine dell'ammaestramento, il poeta non ne fa tuttavia mai lo scopo unico della sua creazione: esso nasce direttamente dalle situazioní create, ricche d'immagini poetiche e nello stesso tempo strettamente aderenti alla realtà della vita. Questa aderenza alla realtà fa sì che al poeta riesca assai meglio deridere difetti di carattere individuale che non rappresentare situazioni di valore spirituale universale. La fortuna che ebbero le favole con le frequenti allusioni di carattere sociale e politico si deve alle condizioni del tempo che accentuava negli spiriti oppressi il desiderio di sfuggire alla censura. Se giustificata è la ricostruzione, attraverso le favole di K., del quadro della sua età, i riferimenti non sono tuttavia mai così categorici da dare alle favole un valore soltanto temporaneo. Le favole di K. diventarono il libro di saggezza del popolo russo e molto contribuirono allo sviluppo della lingua russa, avendo egli attinto direttamente dal popolo parole e modi, e dato a essi espressione e consacrazione.
Edizione completa delle opere di K. con biografia scritta da Pletnev, nuova edizione a cura di V. V. Kallaš in voll. 4, Pietroburgo 1904 (ristampa 1918); un'edizione recente delle favole è quella curata da E. Ljackij, Stoccolma, 1920; una trad. italiana completa delle favole di K. è quella di U. Norsa, Palermo 1921.
Bibl.: Ja. K. Grot, Literaturnaja žizn' Krylova (La vita lett. di K.), in Sbornik otdelenija russkago jazyka i slovesnosti Akademii Nauk, 1869; V. Kenevič, Bibliografičeskie i istoričeskie primečanija k basnjam Krylova (Note bibliografiche e storiche alle favole di K.), 2ª ed., Pietroburgo 1878; P. Vladimirov, K. i ego basni (K. e le sue favole), Kiev 1895; P. Draganov, Meždunarodnoe značenie Krylova (L'importanza internazionale di K.), in Ž. M. N. P., VII (1895); V. Istomin, Glavnejšie osobennosti jazyka i sloga proizvedenij Krylova (Principali caratteristiche della lingua e dello stile delle opere di K.) in Russkij filologičeskij vestnik, 1895; L. Timofeev, Basni Krylova (Le favole di K.) in Russkij jazyk v sovetskoj škōle, 1930; Archangelskij, Tvorčestvo K. (L'opera creativa di K.), in Literatura i marksizm, IV-V (1930); E. Lo Gatto, Storia della letteratura russa, III, Roma 1929, ove è un'ampia bibliografia delle traduzioni e degli scritti in lingue occidentali.