GOREMYKIN, Ivan Logginovič
Uomo di stato russo. Nato nel 1840 nel governatorato di Novgorod, morto nel Caucaso il 29 dicembre 1917. Poco dopo aver compiuto gli studî universitarî nella facoltà giuridica, fu nominato vice governatore in due governatorati polacchi e dal 1873 membro della Commissione per le questioni agricole nello stesso regno di Polonia. Dopo aver coperto altre cariche, nel 1891 fu nominato ministro supplente per la Giustizia, e nel 1895 ministro degl'Interni. Considerato fino allora liberale, come ministro continuò invece la politica dei reazionarî D. A. Tolstoj e I. N. Durnovo. Nel 1899 dovette dimettersi in seguito a un progetto da lui presentato per la creazione in tutta la Russia d'istituzioni rappresentative, al fine di riunire gli avanzi della classe nobile nella lotta contro la crescente borghesia industriale. Il progetto incontrò l'opposizione di S. J. Witte che in una sua memoria: L'autocrazia e lo zemstvo, ne dimostrò l'inapplicabilità. Nominato membro del Consiglio di stato, G. fu presidente della Conferenza speciale per il rafforzamento della proprietà latifondista. Nel 1906, alla vigilia dell'apertura della prima Duma, fu nominato presidente del Consiglio dei ministri al posto del Witte. Alla Duma prese una sola volta la parola, rispondendo a nome del governo all'indirizzo di essa, con particolare riguardo alla riforma agraria. La Duma replicò con un voto di sfiducia e tutta la vita del ministero si compendiò in una lotta a ferri corti con la Duma fino a che questa, l'8 luglio 1906, fu sciolta. Nel 1914 G. fu nominato nuovamente presidente del Consiglio dei ministri e tenne questo posto fino al 20 gennaio 1916, senza aver la forza di opporsi ai mali che derivavano al paese e alla condotta della guerra con le potenze centrali dal predominio di Rasputin alla corte e negli affari di stato. Insieme con varî altri rappresentanti del vecchio regime fu arrestato subito dopo lo scoppio della rivoluzione di febbraio nel 1917, e sottoposto dal Governo provvisorio a una commissione d'inchiesta straordinaria. Morì ucciso durante un assalto alla sua villa nel Caucaso.