Uomo politico croato (Velika Gorica, Zagabria, 1890 - Zagabria 1955); bano del banato autonomo della Croazia (1939), dopo il crollo iugoslavo seguì il re e il governo Simović in esilio a Londra. Dopo le dimissioni del gabinetto Purić (1944), formò un gabinetto da cui escluse ogni elemento serbo. Quando il favore degli Alleati si volse verso Tito, Š. giunse con lui ad un accordo (1944), con cui D. Mihajlović e i cetnici erano abbandonati alla loro sorte, le due parti s'impegnavano a formare una Iugoslavia federale, ma non era eliminato il dualismo fra il governo reale e quello del Consiglio antifascista di liberazione nazionale iugoslavo. Con un nuovo accordo (1945), Š., Milan Grol e Juraj Šutej entrarono nel governo provvisorio creato da Tito, nel quale Š. ebbe il portafoglio degli Esteri, ma lo stesso anno si dimise per l'impossibilità di mettere d'accordo gl'indirizzi politici di Tito con l'orientamento del governo di Londra.