Letterato e filosofo (Sandbach, Cheshire, 1893 - Cambridge 1979); ha insegnato filosofia morale e letteratura a Cambridge (1922-29), a Pechino e alla Harvard University (dal 1944); uno dei primi e più autorevoli promotori degli studî di semantica, R. è anche, con C. K. Ogden, sostenitore del basic English, cioè di una lingua composta di 850 tra i più comuni vocaboli inglesi intesa a servire da mezzo di comunicazione internazionale. In questa lingua R. ha tradotto anche la Repubblica di Platone (1942). I fondamenti della sua estetica, basata sulla scienza psicologica, non hanno mancato di influenzare la critica contemporanea (specie W. Empson e K. Burke); il suo approccio scientifico all'esame di un testo ha fornito ai critici migliori mezzi analitici e stabilito legami tra letteratura e altre forme di attività. Il suo Principles of literary criticism (1924; trad. it. 1961) è ormai un classico della critica moderna. Tra le altre opere: Practical criticism (1929); Coleridge on imagination (1934); The philosophy of rhetoric (1936); Basic English and its uses (1943); Speculative instruments (1955); So much nearer: essays toward a world English (1968); Poetries and sciences (1970); Poetries: their media and ends (1974). Ha scritto anche poesie: Goodbye earth and other poems (1958); The screens and other poems (1960); New and selected poems (1978).