Kross, Jaan
Scrittore estone, nato a Tallinn il 19 febbraio 1920. Proveniente da una famiglia operaia, dopo aver studiato e insegnato a Tartu, si è dedicato fin dagli anni Cinquanta all'attività di scrittore.
Ha esordito sulla scena letteraria come poeta, contribuendo con le sue raccolte di poesie a rinnovare temi e forme della poesia estone. La sua migliore produzione poetica è raccolta nell'antologia Voog ja kolmpii (1971, La corrente e il tridente).
Al di là dei confini nazionali K. è noto soprattutto come autore di romanzi, novelle e libretti d'opera. Fra i suoi romanzi si distingue in particolare Keisri hull (1978, Il giullare dell'imperatore; trad. it. Il pazzo dello zar, 1994), che narra la vicenda di Timotheus Eberhard von Bock, un brillante ufficiale, aiutante di campo dell'imperatore Alessandro i, che viene dichiarato insano di mente e mandato al confino per aver osato dire allo zar la verità sullo stato del paese. Rifiutando il compromesso, il protagonista compie una scelta morale, che però lo porta all'autodistruzione. In seguito K. ha scritto due altri notevoli romanzi storici, Rakvere romaan (1982, Un romanzo su Rakvere) e Professor Martensi ärasöit (1984, La partenza del professor Martens). Le novelle raccolte in Kajalood (1980, I suoni del silenzio) e in Ülesöidukohad (1981, Passaggi a livello) sono ambientate in Estonia, nel periodo del secondo conflitto mondiale.
bibliografia
E. Nirk, Eesti kirjandus: Arengulooline ulevaade, Tallinn 1983 (Estonian literature, Tallinn 1987², p. 237); Eesti kirjarahva leksikon (Lessico della letteratura estone), a cura di O. Kruus, Tallinn 1995.