JABORANDI (nome indigeno; lat. scient. Pilocarpus pennatifolius Lam.)
Arbusto ramoso della famiglia Rutacee, alto da 1-3 m., con corteccia grigiastra macchiata di bianco: le foglie sono alterne, lungamente picciolate, pennate composte, con 5-11 foglioline ovali bislunghe un po' coriacee, ottuse o smarginate. I fiori, disposti in lunghi grappoli, sono piccoli, pentameri, con petali ovali acuti di colore rosso bruno; il frutto è una capsula con 3- 5 valve d'aspetto stellato. Questa pianta vive nel Brasile centrale e meridionale da San Paolo al Matto Grosso e nell'Argentina settentrionale. La droga è costituita dalle foglioline (folia Jaborandi) prive della rachide principale e contiene gli alcaloidi pilocarpina (C11H16N2O2), isopilocarpina e pilocarpidina (C10H14N2O2) e un olio essenziale contenuto in ghiandole oleifere che si trovano anche nei giovani rami, nei fiori e nei frutti. La pilocarpina è un potente diaforetico ed ha anche azione miotica, per cui si usa in oculistica.
Anche le specie P. jaborandi Holm., P. microphyllus Stapf., P. spicatus St. Hil., P. racemosus Vahl., hanno gli stessi usi della specie precedente e contengono identici o analoghi principî attivi.
L'uso medicinale di questa droga è stato introdotto in Europa nel 1873.