ARCADELT, Jacob
Nato in Fiandra sul principio del sec. XVI. La prima notizia di questo famoso compositore di madrigali rimonta al 1532, data di pubblicazione di una raccolta di mottetti edita da G. Moderno in Lione, contenente dell'A. tre composizioni a 4 voci. Dopo una breve residenza alla corte di Firenze, venne in Roma, e ottenne la nomina di cantore (tenore) in S. Pietro in Vaticano; in tale qualità lo si trova nei registri della detta Cappella Giulia nel gennaio 1539 (i registri degli anni 1537-38 mancano), con stipendio di 4 ducati al mese, portato a 5 ducati dal 1° aprile, avendo egli ottenuto il grado di magister. Appunto dai registri della cappella, nei quali è chiamato Iacobus Flandrus, risulta la sua patria. Alla fine di novembre dello stesso anno lascia quel posto, affidato subito a Rubino Mallapert.
La fama dell'A. era già largamente stabilita in Italia, perché in quest'anno 1539 l'editore Gardano di Venezia non solo ristampava il primo libro dei suoi madrigali a 4 voci (del quale il Gardano accenna esistere una ristampa già fatta da altri in Milano), ma ne pubblicava il 2°, il 3° e il 4° libro.
Un anno dopo fu nominato, senza esame, cantore della Cappella del papa, dietro ordine del magister cappellae, e vi fu ammesso il 30 dicembre 1540 con 9 ducati mensili di stipendio. Nel maggio 1547 tornava dalla Francia, dopo un anno di assenza da Roma; più tardi ripartiva per la Francia, e questa volta vi rimase definitivamente, perché dal luglio 1551 non figura più al servizio pontificio. Nel frontespizio del suo Libro di messe, edito a Parigi da Le Roy e Baillard nel 1557, egli si fregia del titolo di musico regio e prefetto della cappella del cardinale Carlo di Lorena (de Guise). Morì dopo il 1560, probabilmente in Parigi.
Si conoscono di lui 5 libri di madrigali a 4 voci; per mostrare quanto fossero favorite queste composizioni, basterà dire che del Libro primo (di cui s'ignora l'edizione originale) si conservano oggi più di trenta ristampe, dal 1539 al 1564. Il più noto era quello intitolato Il bianco e dolce cigno. Vi sono inoltre madrigali a 3 voci (edizioni dal 1542 al 1559), un libro di chansons a 3 parti e un libro di mottetti. Altri madrigali sono sparsi in numerose raccolte. Nell'archivio della Cappella pontificia esistono di lui due messe a 4 e 5 voci, e dieci mottetti.
Bibl.: A. Eitner, Bibliographie d. Musik-Sammelw. d. 16 u. 17. Jahrbh., Berlino 1877; E. Vogel, Bibliothek d. gedruckter weltl. Vocalmusik Italiens 1500-1700, Berlino 1892.