BARTH, Jacob
Semitista tedesco, nato a Flehingen (Baden) il 5 marzo 1851, morto a Berlino il 24 ottobre 1914, professore nel seminario rabbinico e poi nell'università di Berlino.
Oltre che di esegesi biblica e di letteratura arabo-ebraica (in quest'ultimo campo pubblicò magistralmente il commento di Maimonide al trattato mishnico Makkoth, 1881), si occupò con singolare competenza dell'antica poesia araba, pubblicando tra l'altro il divano del poeta dell'età omayyade al-Quṭāmī (1902). La sua fama è soprattutto legata alle sue ricerche di linguistica comparata, nelle quali, con erudizione e acume grandissimi, benché forse con eccesso di schematismo logico, indagò l'origine e tentò la classificazione delle forme pronominali e nominali semitiche in lavori che per molti anni fecero testo e di cui solo recentissime tendenze hanno alquanto scosso l'autorità. Sue opere principali: Die Nominalbildung in den semitischen Sprachen (1891,2ª ed., 1894); Wurzeluntersuchungen zum hebr. u. aram. Lexikon (1902); Sprachwiss. Untersuchungen zum Semitischen (1907-11); Die Pronominalbildung in den sem. Sprachen (1913).