Burckhardt, Jacob
Storico svizzero (Basilea 1818-ivi 1897). Dopo aver studiato teologia, seguì all’univ. di Berlino i corsi di J.G. Droysen, L. Ranke, A. Boeckh. Intraprese nel 1846 il primo viaggio in Italia. L’incontro con l’antichità lo portò a riformulare il problema della fine del mondo classico, vista non in chiave puramente negativa (Voltaire, Gibbon), ma come fondamento della nuova civiltà medievale (Die Zeit Konstantins des Grossen, 1852). Del 1860 Die Kultur der Renaissance in Italien. Ein Versuch, dove il Rinascimento italiano viene trattato come epoca d’individualismo e di realismo, di scoperta dell’uomo e della natura. Postuma l’ultima grande opera storica del B., la Griechische Kulturgeschichte (4 voll., 1898-1902). Ugualmente postume apparvero le Weltgeschichtliche Betrachtungen (1905), testimonianza della consapevolezza del prossimo e inevitabile avvento delle masse sulla scena della storia, cui seguiranno, secondo B., la distruzione dell’aristocrazia dello spirito e della cultura e la scomparsa di ogni libertà.