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Joyner Kersee, Jacqueline

di Giorgio Reineri - Enciclopedia dello Sport (2004)
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Joyner Kersee, Jacqueline

Giorgio Reineri

USA • East St. Louis (Illinois), 3 marzo 1962 • Specialità: Pentathlon, Eptathlon, Salto in lungo

Nata in una delle città più povere degli Stati Uniti, è riuscita a imporsi come la più grande atleta americana di tutti i tempi, grazie al talento ma soprattutto a una straordinaria forza di volontà. Studentessa alla UCLA, fu ottima giocatrice di basket prima di essere convinta a dedicarsi all'atletica dall'allenatore Bob Kersee, che nel 1986 sarebbe diventato suo marito. Nel 1984, a Los Angeles, esordì all'Olimpiade: medaglia d'argento nell'eptathlon, specialità che si disputava ai Giochi per la prima volta, con 6385 punti, a soli cinque dalla vincitrice, l'austriaca Glynis Nunn. Nella stessa Olimpiade fu quinta nel salto in lungo, disciplina nella quale, grazie ai duri allenamenti imposti da Kersee e alla sua competenza tecnica, migliorò poi notevolmente, sfidando la supremazia di Heike Drechsler. Nel 1987 vinse il titolo mondiale di salto in lungo e di pentathlon a Roma e ai Pan-American games, con il record del mondo di 7,45 m. Nel 1988, alle Olimpiadi di Seul, vinse il salto in lungo (7,40 m) e l'eptathlon, con il record del mondo, tuttora imbattuto, di 7291 punti (parziali: 12,69″ sui 100 m ostacoli; 1,86 m nell'alto; 15,80 m nel peso; 22,56″ sui 200 m; 7,27 m nel lungo; 45,66 m nel giavellotto; 2′08,51″ sugli 800 m). Nel 1991 fu di nuovo campionessa del mondo di lungo a Tokyo, con 7,32 m. Nel 1992, alle Olimpiadi di Barcellona, si riconfermò campionessa olimpica dell'eptathlon con 7044 punti e ottenne la medaglia di bronzo nel lungo (7,07 m). Nel 1993, ai Mondiali di Stoccarda, rivinse l'eptathlon con 6837 punti. Problemi muscolari cominciavano già a minarne il rendimento in alcune competizioni, ma nel 1994 riuscì ancora a migliorare il suo primato personale di salto in lungo portandolo a 7,49 m. Nel 1996, alle Olimpiadi di Atlanta, dovette ritirarsi, per un serio stiramento muscolare, alla settima gara dell'eptathlon, ma una settimana dopo ottenne la medaglia di bronzo nel salto in lungo con 7 m. Dopo Atlanta, pose termine alla carriera agonistica, dedicandosi alla sua fondazione in favore dei ragazzi poveri e desiderosi di fare sport, con sede a East St. Louis.

Vedi anche
Johnson, Michael Atleta statunitense (n. Dallas 1967), primo corridore nella storia dell'atletica a vincere ai giochi olimpici (Atlanta 1996) le gare dei 200 e 400 m. È detentore del primato mondiale dei 200 m (19″ 32/100), stabilito, appunto, ad Atlanta, e di quello dei 400 m (43″ 18/100), stabilito nel 1999. Complessivamente ... Lewis, Carlton Frederick, detto Carl Atleta statunitense (n. Birmingham, Alabama, 1961); ai giochi olimpici di Los Angeles (1984) ha vinto quattro medaglie d'oro (100 m, 200 m, salto in lungo, staffetta 4 × 100 m), uguagliando l'impresa olimpica di J. Owens (Berlino 1936). Ha successivamente vinto altri cinque titoli olimpici, due (100 ... eptathlon Gara multipla di atletica leggera. Ne esistono due versioni, composte da gare diverse, una riservata alle competizioni femminili all’aperto (sette prove divise in due giornate: 100 m ostacoli, lancio del giavellotto, salto in lungo, lancio del peso, 200 m piani, salto in alto, 800 m piani), l’altra adottata ... Fiona May May ‹mèi›, Fiona. - Atleta britannica, di famiglia giamaicana naturalizzata italiana (n. Slough 1969). Specialista del salto in lungo (primato personale 7,23 m, ottenuto nel 1995 e non registrato a causa del vento; 7,11 nel 1998 in condizioni normali), in questa specialità ha vinto due medaglie d'argento ...
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