BIXIO, Jacques-Alexandre
Fratello del precedente, nacque nel 1808, a Chiavari (allora parte dell'Impero francese), morì a Parigi nel 1865. Emigrò giovanissimo in Francia, dove si laureò in medicina nel 1830. Prese parte attiva alla rivoluzione di luglio. Nel 1831 fondò con Buloz la Revue des deux Mondes, pubblicò un trattato di agraria assai pregiato: La Maison rustique du dix-neuvième siècle, quindi fondò con Barral il Journal d'Agriculture pratique. Partecipò alla vita politica e nella rivoluzione del 1848 prese il comando delle truppe di repressione in luogo del generale Bedeau ferito, e fu a sua volta gravemente ferito. Da Luigi Napoleone fu nominato ministro dell'agricoltura, ma si dimise subito. Nominato deputato, ebbe un duello con Thiers. Nel 1851, al colpo di stato, fu incarcerato, ma non fu compreso nel decreto d'espulsione, e si ritirò a vita privata.
Il suo nome, con quello di Barral, è legato a due fra le più avventurose e interessanti ascensioni aerostatiche, fatte a scopo scientifico. Nella prima, del 29 giugno 1850, il pallone a idrogeno salì e si dilatò con tale velocità da ricoprire gli esploratori, che, nell'aprire la valvola, produssero uno strappo nell'involucro, determinando una rapidissima discesa, a rallentare la quale dovettero buttar fuori, eccetto gli strumenti, tutto e persino gli abiti. Fecero una seconda ascensione il 27 luglio dello stesso anno, la quale fu assai notevole dal lato scientifico, poiché entrarono in una nube di ghiaccioli, in cui verificarono i fenomeni degli aloni, A 7000 m. registrarono una temperatura di - 40°, inferiore a quella di congelamento del mercurio, e assolutamente impreveduta, perché alla stessa altitudine Gay Lussac aveva trovato una temperatura di − 10°; veniva così dimostrato che nell'alta atmosfera possono verificarsi oscillazioni di temperature paragonabili a quelle che si verificano presso terra.