Scrittore (Le Havre 1794 - Parigi 1854); la sua tragedia, di forme classicheggianti e di tendenze legittimiste, Louis IX (1819), gli guadagnò la protezione di Luigi XVIII, una pensione e un titolo nobiliare; poi il grande successo ottenuto nel 1824 dalla tragedia Fiesques gli procurò la nomina a direttore della Bibliothèque de l'Arsenal. Nel 1830, con la rivoluzione di luglio, fu privato di tutti i privilegi acquistati. Scrittore privo di decisa personalità, tentò il romanzo (L'homme du monde, 1827), la lirica e, con successo, dopo il 1830, la composizione di commedie leggere e di vaudevilles. Ritornato alla tragedia (Maria Padilla, 1838), entrò all'Accademia (1841). Sua moglie, Marguerite-Louise Chardon (Digione 1792 - Parigi 1875), fu assai nota per il salotto letterario di cui narrò le vicende in Les salons de Paris: foyers éteints (1857) e in Un salon de Paris: 1824-64 (1865); raggiunse notevole successo soprattutto con le commedie (Le mariage raisonnable, 1835, e Marie, ou les trois époques, 1836).