BERGE, Jacques
Scultore fiammingo, nato il 15 maggio 1693 a Bruxelles, vi mori il 16 novembre 1756. Studiò a Parigi forse presso Nicola Coustou; fu poi a Roma e al ritorno venne accolto come maestro nella corporazione dei Ss. Quattro Coronati, a Bruxelles, nel 1722. Fu direttore dell'accademia di disegno di Bruxelles. Il B., pur conservando l'originaria impronta fiamminga, operò sotto l'influenza dell'arte francese riuscendo tra gli artisti più produttivi, più graziosi e più delicati del Settecento fiammingo.
Sua opera principale è la fontana della piazza del Grand Sablon, a Bruxelles (firmata e datata 1751). Il Museo reale di Bruxelles possiede due grandi bassorilievi in legno (1733) e sei terrecotte del B. Ricordiamo inoltre una terracotta al museo Calvet di Avignone; stalli (1738) e un monumento sepolcrale (1729) nell'abbazia di Parc, e un pulpito nella chiesa di S. Pietro, a Lovanio (1742); due bassorilievi e un leggio in marmo, nella chiesa di Ninove, il monumento sepolcrale del vescovo J. B. De Smet, a Saint-Bavon, Gand (1745); rivestimenti in legno scolpito e confessionali a Notre-Dame e a Sainte-Anne, a Bruges; due bassorilievi di marmo (1756) a Ophain-Bois-Seigneur-Isaac (Brabante).
Bibl.: E. de Taeye, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibl. precedente); M. Devigne, L'influence de la sculpture française sur la sculpture flamande du XVIII siècle, in Actes du congrès d'histoire de l'art, Parigi 1921 (1924), III, p. 564; id., Catalogue de la sculpture au Musée royal des Beaux-Arts de Belgique, Bruxelles 1922.