Chessex, Jacques
Chessex, Jacques. – Poeta e scrittore svizzero di lingua francese (Payenne 1934 -Yverdon-les-bains 2009). Segnato dal suicidio paterno appena ventenne, dopo un lungo percorso artistico come poeta negli anni Cinquanta, giunge all'esordio narrativo nel 1962 con l'eccentrico e provocatorio romanzo breve La tête ouverte, apologia della pigrizia e della sensualità e schiaffo alla mentalità calvinista del proprio paese, e si impone negli anni successivi con opere come L'Ogre (trad. it. 2010), drammatica e impietosa storia (in cui si riflette l'autobiografia) di amore e odio di un figlio nei confronti di un padre-padrone che lo domina anche dopo la morte, che lo renderà l'unico svizzero insignito in Francia del premio letterario Goncourt. Tra le sue opere più recenti i romanzi L'Eternel sentit une odeur agréable (tr. it. 2006), carosello di ricordi di un uomo vecchio e misticheggiante che ripercorre la sua sessualità sadomasochista, Le vampire de Ropraz (tr. it. 2009), feroce ricostruzione di una caccia alle streghe alla ricerca di un necrofilo ambientata agli inizi del Novecento in Svizzera, e il postumo Le dernier crâne de M. de Sade (tr. it. 2012), censurato in Svizzera e accusato di pornografia, narrazione degli ultimi e nondimeno scellerati e perversi mesi di esistenza del marchese nel manicomio di Charenton, omaggio al grande scrittore maledetto.