SOUFFLOT, Jacques-Germain
Architetto, nato a Nancy presso Auxerre (Yonne) il 22 gennaio 1709, morto a Parigi il 29 agosto 1780 o 1781. Formatosi a Lione presso l'italianeggiante Delamonce, venne a Roma come pensionato dell'Accademia di Francia. Tornato in patria, e fatto accademico nel 1749, venne di nuovo in Italia (1750) col Cochin e con il De Vandières per un'inchiesta destinata a riformare il gusto francese. Apprese a detestare lo stile del Guarini; a Venezia e a Vicenza s'imbevve dello stile del Palladio; studiò specialmente le rovine di Pesto. Fu il primo architetto francese a disegnare e a misurare il vigoroso ordine dorico. I suoi disegni e rilievi (1754) sono al Gabinetto delle stampe della Biblioteca nazionale di Parigi. A Lione fece il progetto della facciata dell'Ospedale, elevò la Loggia del cambio (1747-49) e riordinò i viali lungo le rive del Rodano. Mise in pratica i suoi ricordi del dorico di Pesto nelle piccole costruzioni fatte a rotonda per i giardini delle ville, p. es. per i giardini di Ménars. Sua opera principale (1757-64) è la chiesa di S. Genoveffa, oggi Pantheon, a croce greca sormontata da una cupola, in cui rivive il ricordo del Bramante, preceduta da un porticato, che ricorda il porticato del Pantheon di Roma. Vi si ritrovano anche la ricchezza corinzia delle rovine di Baalbeck e di Palmira, che il S. conobbe attraverso il lavoro del Wood apparso nel 1753. La struttura di questo monumento, che malgrado tante reminescenze ha un carattere nazionale, ricorda soprattutto le comunicazioni in difesa dell'architettura gotica fatte dal S. alle accademie di Lione (1741) e di Parigi (1761). Direttore delle costruzioni regie, il S. diresse anche le Manifatture regie di arazzi e della "Savonnerie" dal 1756 al 1776.
Bibl.: J. Mondain-Monval, Soufflot. Sa vie. Son oeuvre. Son esthètique, Parigi 1918; id., Correspondance de Soufflot avec les directeurs des bâtiments concernant la Manufacture des Gobelins, ivi 1918; R. Schneider, in A. Michel, Histoire de l'Art, VIII, ii, ivi 1924.