GRÉVIN, Jacques
Scrittore e medico francese, nato a Clermont-en-Beauvaisis nel 1538, morto a Torino il 5 novembre 1570. Studiò a Parigi e s'unì al gruppo letterario che promosse col Ronsard il ritorno alla poesia classica; al seguito di Marc'Antonio Muret e di É. Jodelle, compose una tragedia, César, e due commedie. La Trésorière e Les Esbahis, che furono recitate nel 1558 e pubblicate nel Théâtre de J. G. (1561). Nel 1960 diede alle stampe un canzoniere d'amore, intitolato L'Olimpe, dal nome della sua donna. Fra le poesie politiche e d'occasione sono degne di ricordo Les Regrets de Charles d'Autriche (1558), dove si finge una meditazione di Carlo V nella solitudine di Yuste, e una Pastorale (1559) per le nozze di due principesse della casa di Francia, una delle quali, Margherita. sorella del re Enrico II e sposa d'Emanuele Filiberto di Savoia, ebbe a proteggerlo e ospitarlto poco dopo. Nel 1561, quale protestante, riparò per breve tempo in Inghilterra e dedicò alla regina Elisabetta lo Chant du cigne. Compiuti gli studî di medicina nel 1562, sostenne polemiche di carattere professionale e religioso: inimicatosi col Ronsard, che difendeva nei Discours la tradizione cattolica, gli lanciò contro alcuni libelli. Emigrò in Olanda, e poi verso la fine del 1567, in Piemonte, come medico della duchessa di Savoia; un viaggio a Roma gl'ispirò ventiquattro sonetti sulle antiche rovine. Il suo nome di poeta resta affidato alla tragedia su Cesare, di cui si valse il Voltaire nella sua Mort de César. Lasciò anche alcune opere di medicina e d'anatomia e Cinq livres de l'imposture et tromperie des Diables: des enchantements et sorcelleries (1567).
Bibl.: L. Pinvert, J. G. Étude biograph. et littér., Parigi 1899; a cura dello stesso, Théâtre complet et poésies choisies de J. G., Parigi 1922.