• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

SAINT-PIERRE, Jacques Henri-Bernardin de

di Mario Bonfantini - Enciclopedia Italiana (1936)
  • Condividi

SAINT-PIERRE, Jacques Henri-Bernardin de

Mario Bonfantini

Scrittore francese, nato a Le Havre il 19 gennaio 1737, morto a Éragny (Seine-et-Oise) il 21 gennaio 1814. Di condizione civile, con pretese di nobiltà (il padre, direttore delle messaggerie, si vantava discendente del popolare Saint-Pierre, eroe di Calais), compì gli studî classici dai gesuiti, prima a Caen, poi a Rouen, distinguendosi nelle matematiche. Le più vive impressioni della sua adolescenza furono un viaggio alla Martinica, la lettura del Robinson Crusoe, lunghe passeggiate a mare, e le tenerezze della madre. Sarebbe egli stato così, secondo le sue parole compiaciute, "un enfant à la fois rêveur, exalté, passionné d'aventures". Avventuroso fu, in realtà, da giovane; per il resto sembra sia rimasto tutta la vita quello che le indulgenze materne ne avevan fatto: tenero, puerilmente presuntuoso e suscettibile all'eccesso, sempre disposto a scusare sé stesso e a rimproverare agli altri (vale a dire alla "società" e alla "civilizzazione") quell'assenza di scrupoli e quell'egoismo di cui egli stesso diede più volte palese prova.

Orfano di madre, entrò nel 1757 all'École des Ponts et Chaussées, che venne però chiusa l'anno seguente, lasciandolo a studî incompiuti, senza titolo. Lo troviamo nel 1760 alla campagna di Assia, come sottotenente del genio, e l'anno dopo alla spedizione di Malta, come "ingegnere geografo": impieghi che dovette quasi subito abbandonare. Poi a Parigi, dove dava lezioni di matematica e assumeva il nome di Chevalier de Saint-Pierre; di lì in viaggio verso la Russia, col preteso scopo di fondare una colonia egualitaria sulle rive del Lago Aral: per Amsterdam, Lubecca e Pietrogrado, cercando ovunque denaro e protezione. A Mosca, strumento del de Villebois, diventò capitano del genio e, pare, amante dell'imperatrice Caterina II. Caduto in disgrazia, passò a Varsavia, dove esercitava lo spionaggio per il residente di Francia e faceva all'amore con una principessa; quindi a Vienna, poi a Dresda, legato ad una cortigiana, e a Berlino, alla corte di Federico il Grande.

Ritornato in Francia, la protezione del barone di Breteuil gli ottenne il grado di capitano-ingegnere del re, all'Île-de-France (cioè l'Isola Maurizio). Compì laggiù un'esplorazione attorno all'isola guadagnandosi l'accusa di maltrattamenti ai portatori negri; e liti e incidenti varî lo spinsero presto al ritorno. A Parigi, amico di Rousseau e di d'Alem, bert, introdotto nei saloni letterarî, decise di scrivere; uscirono così, nel 1773, il Voyage à l'Île-de-France, par un officier du roi, de Bourbon au cap de Bonne-Espérance (Amsterdam e Parigi, 2 volumi), e nel 1784 i primi tre volumi delle Études de la nature, cui fecero seguito il famoso romanzetto di Paul et Virginie (1789), e il racconto La Chaumière Indienne (1790). Libri che ebbero immenso successo, e gli fruttarono donativi, pensioni e favori d'ogni genere. Luigi XVI lo nominò intendente del Jardin des Plantes; la rivoluzione, professore di morale all'École Normale. Fu dell'Institut alla sua fondazione (1795), pensionato e decorato da Napoleone. Felicité Didot, figlia del suo editore, si innamorò di lui e gli portò ricca dote, avendone in cambio maltrattamenti. Vedovo più che sessantenne sposò la giovanissima Désirée Pelleport, passando placidamente con lei gli ultimi anni tra Parigi e la sua proprietà di Éragny, dove lo colse la morte. La vedova sposò il letterato Aimé Martin.

Il S.-P. scrisse inoltre: Vœux d'un solitaire, pour servir de suite aux Études de la nature (1789); De la Nature, de la Morale (1798); La mort de Socrate, dramma (1808); Essai sur J.-J. Rousseau; Récits de voyage, ecc.; Harmonies de la nature (1815). Aimé Martin pubblicò dopo la sua morte Œuvres complètes (voll. 12, 1818-20); Correspondance (voll. 4, 1826); Œuvres posthumes (voll. 2, 1833-36); Opuscules (voll. 2, 1834)

Egli fu impareggiabile divulgatore, in tutti i suoi scritti, delle utopie naturistico-umanitarie allora tanto in voga: fu il più autentico pittore della natura, romanziere dell'innocenza, moralista religioso-anticlericale. La sua filosofia di evidente derivazione rousseauiana (un poema epico da lui progettato doveva celebrare, sotto il titolo di Arcadia, i tre stadî dell'umanità: barbarie, natura e corruzione) è però così grossolana da parere piuttosto una parodia. Tutto l'universo non è per lui che una macchina gigantesca montata dalla Provvidenza per procurare il benessere dell'uomo: armonie, concerti, convenienze, previdenze, fino agli stessi contrasti, che diventano armonie. I mali dell'umanità derivano dall'ateismo, dalla ricchezza o dalla scienza: tre forme diverse della stessa condannabile "vanità egoistica", di natura demoniaca.... Pure il suo posto nella storia della letteratura è notevole, perché questo idilliaco semplicista fu un incomparabile osservatore degli spettacoli naturali e un vivacissimo descrittore, con uno stile d'una purezza e facilità straordinarie. Del suo Voyage à l'Île-deFrance fu detto con ragione che egli aveva inventato il viaggio pittoresco. Le sue descrizioni di tempeste, le sue marine, le sue foreste tropicali, i suoi tramonti, fecero epoca. L'idillio di Paul et Virginie, lagrimoso e piuttosto insipido nelle passioni e nei caratteri, vive ancor oggi soprattutto per la magica evocazione dell'ambiente. Chateaubriand, e attraverso lui la prosa francese di tutto il sec. XIX, molto gli debbono. L'audacia nell'usare parole tecniche, termini botanici e scientifici in sede puramente letteraria, rompendo gli schemi del classicismo, la straordinaria ricchezza e precisione della sua tavolozza, portarono una vera rivoluzione nello stile poetico.

Bibl.: A. Martin, Essai sur la vie de B. de S.-P., Parigi 1820 (con supplemento, ivi 1926); Ch.-A. de Sainte-Beuve, Causeries du Lundi, IV; Prévost-Paradol, Éloge de B. de S.-P., Parigi 1852; A. Barine, B. de S.-P., ivi 1891; F. Maury, Études sur la vie et les œuvres de B. de S.-P., ivi 1892; M. Souriau, B. de S.-P. d'après ses manuscrits, ivi 1905; G. Lanson, Un manuscrit de "Paul et Virginie", in Revue du mois, aprile 1908.

Vedi anche
Jean-Jacques Rousseau Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione che avrebbe ben presto abbandonato per fuggire in Savoia, iniziando una vita disordinata che sarebbe ... romanzo In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia romanzo, quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura che essi esprimono.
Vocabolario
pïèrre
pierre pïèrre s. m. e f. [lettura della sigla P(ubbliche) R(elazioni)], invar. – Persona che cura le relazioni esterne di un’istituzione o di un’azienda.
saint-honoré
saint-honore saint-honoré 〈sẽt onoré〉 s. m., fr. [nome dato da un pasticciere della rue Saint-Honoré a Parigi; secondo altri, sarebbe stato così chiamato in omaggio al santo, patrono dei fornai]. – Dolce di pasta soffice, crema e panna,...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali