Heurgon, Jacques
Antichista francese, nato a Parigi il 25 gennaio 1903 e ivi morto il 27 ottobre 1995. Per la sua formazione di studioso determinante fu il soggiorno presso l'École française di Roma (1928-30), durante il quale avviò i primi contatti con Roma e con l'Italia. Dal 1931 al 1945 tenne corsi di lingua e letteratura latina nell'università di Algeri, dove conobbe A. Camus. Nel 1944-45, come addetto culturale dell'ambasciata francese di Roma, si adoperò per favorire le relazioni franco-italiane e, inoltre, strinse fecondi rapporti di studio con S. Mazzarino e con M. Pallottino. Rientrato in Francia, insegnò nell'università di Lilla (1945-53) e si occupò della direzione della circoscrizione archeologica della Francia del Nord, esperienza che è alla base dei suoi studi sulla Gallia; poi insegnò a Parigi, alla Sorbona (1953-71), dove divenne professore emerito.
È stato presidente della Società degli studi latini (1950), incaricato delle conferenze all'École normale supérieure (dal 1953), membro dell'Académie des inscriptions et belles lettres dal 1968 e suo direttore nel 1979, socio straniero dei Lincei (1976). Nel 1989 ricevette il titolo onorifico di cultor Romae, riconoscimento dell'importanza dei suoi studi nell'ambito della storia italica, importanza che si delinea già nella sua tesi di laurea su Capua, città dapprima osca ed etrusca, poi romana (Recherches sur l'histoire, la religion et la civilisation de Capoue préromaine des origines à la deuxième guerre punique, 1942).
H. rivolse grande attenzione alle strutture e alle istituzioni degli etruschi e di Roma nel quadro dei rapporti mediterranei. Analizzò tutti gli aspetti della società etrusca: religione, istituzioni, scrittura (soprattutto le lamine di Pirgi e la problematica stele di Lemno), in un fecondo rapporto con la storia romana: ne è emblema La vie quotidienne chez les Étrusques (1961), divenuto un classico dell'etruscologia. Estese anche i suoi interessi a diverse aree e a diverse tematiche del mondo antico: oltre che di etruschi e di italici (notevole l'interesse osco e umbro e le riflessioni sul ver sacrum), si occupò di Magna Grecia, Gallia, Africa del Nord (Tenes); e oltre che di storia, anche di filologia e letteratura latina (Ennio, Catone, Lucilio, Varrone e Livio), numismatica, epigrafia e archeologia. Tale molteplicità di interessi culmina nella sintesi, densa di contenuti, Rome et la Méditerranée occidentale jusqu'aux guerres puniques (1969; trad. it. 1972, ed. rivista 1993).
Tra le opere si ricordano: Étude sur les inscriptions osques de Capoue dites "iuvilas" (1942), a completamento della tesi di laurea; Trois études sur le "ver sacrum" (1957), dove mostra l'origine sabina di tale rito; Le trésor de Ténès (1958); T. Livi ab urbe condita liber primus (1963); edizione del primo libro Économie rurale di Varrone (1978); Scripta varia (1986).
bibliografia
L'Italie préromaine et la Rome républicaine. Mélanges offerts à Jacques Heurgon, voll. i-ii, Roma 1976, pp. xi-xxi.
M. Renard, Avant-propos, in J. Heurgon, Scripta varia, Bruxelles 1986, pp. v-x.
M. Pallottino, Jacques Heurgon "Cultore di Roma", in Studi romani, 1989, 37, pp. 302-04.
J.-Cl. Richard, Jacques Heurgon, in Gnomon, 1997, 69, pp. 475-76.