IBERT, Jacques
Compositore di musica, nato a Parigi il 15 agosto 1890. Sudiò con G. Fauré e P. Vidal. Nel 1919 vinse il Prix de Rome con la cantata Le Poète et la Fée.
Autore di musica sinfonica (il poema sinfonico La Ballade de la Geôle de Reading, la suite Escales, il Concerto per violoncello, lo scherzo Féerique, ecc.), deve però la sua notorietà specialmente alla farsa Angélique, rappresentata con vivo successo a Parigi nel 1927 e più volte ripresa. In essa si concretano i caratteri salienti della musicalità dell'Ibert: vivacità, leggerezza e brio, che lo ravvicinano ai lontani creatori dell'opera comica francese. Per il teatro ha scritto anche l'opera Le Roi d'Yvetot (Parigi 1930), il balletto Les Rencontres (1925) e le musiche di scena per Le Jardinier de Samos di Ch. Vildrac (1923) e per Donogoo-Tonga di Jules Romains (1930) donde ha tratto una Suite. È autore anche di musica strumentale e vocale da camera.