• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

MONOD, Jacques

di Marco Vari - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)
  • Condividi

MONOD, Jacques

Marco Vari

Biochimico molecolare francese, nato a Parigi il 10 febbraio 1910, morto a Cannes il 31 maggio 1976. Fu professore di Biologia all'università di Parigi fino al 1967; successivamente passato al Collège de France, nel 1971 divenne direttore dell'Istituto Pasteur di Parigi, di cui era membro dal 1945.

Le sue ricerche in ambito genetico, e in particolare sulla sintesi delle proteine, hanno condotto nel 1961 alla scoperta dell'esistenza dell'RNA messaggero, molecola responsabile della trasmissione dell'informazione contenuta nel DNA dal nucleo al citoplasma. Gli studi successivi, condotti in collaborazione con F. Jacob, sui sistemi di regolazione del metabolismo cellulare, hanno permesso di determinare il cosiddetto effetto allosterico, fenomeno per il quale un metabolita, legandosi alla molecola enzimatica, determina una modificazione del sito attivo, tale che il substrato non è più in grado di legarvisi.

Gli studi di M. e Jacob hanno inoltre permesso di chiarire lo schema di regolazione genetica dei procarioti, il sistema dell'operone, che spiega come il citoplasma possa intervenire in modo regolativo sulla funzionalità dei geni siti all'interno del nucleo. Per i suoi studi, e in particolare per le ricerche sulla regolazione della sintesi degli enzimi nei microrganismi, nel 1965 M. è stato insignito, insieme a F. Jacob e A. Lwoff, del premio Nobel per la medicina o la fisiologia.

Oltre alla sua notevole attività scientifica, fondamentale è stato il contributo di M. in ambito epistemologico. Le sue tesi riduzioniste (di derivazione meccanicista), esposte magistralmente in un notissimo testo, tradotto in diverse lingue − Le hazard et la necessité: essai sur la philosophie naturelle de la biologie moderne (1970; trad. it., 1970) −, si contrappongono a quelle vitaliste/organiciste con estrema efficacia. In questo libro M. sostiene che lo studio dei sistemi complessi deve avvenire partendo da una loro iniziale disaggregazione, con una successiva sintesi dei risultati ottenuti sulle varie componenti. La spiegazione dal basso di un'organizzazione, così, si delinea come lo studio delle funzioni delle varie parti che la compongono (riduzionismo analitico): questa tesi si precisa ancora meglio col concetto di ''teleonomia'', la caratteristica degli organismi di avere insito, nelle proprie strutture ereditarie, un progetto di sviluppo funzionale. Quindi da una parte la struttura del DNA racchiude l'informazione ereditaria, dall'altra il modello dell'operone spiega l'attuazione mediante la regolazione fisiologica dell'informazione genetica stessa (morfogenesi autonoma).

Tra le pubblicazioni di M. ricordiamo: in collaborazione con Jacob, Genetic regulatory mechanism in the synthesis of proteins, in Journal of Molecular Biology, 3 (1961), pp. 318-56; in collaborazione con J. P. Changeux e Jacob, Allosteric proteins and cellular control systems, ibid., 6 (1963), pp. 306-29.

Vedi anche
François Jacob Jacob, François. - Biologo francese (n. Nancy 1920 - m. 2013). Vincitore con A. Lwoff e J. Monod del premio Nobel per la fisiologia o la medicina (1965), compì pionieristiche ricerche volte allo studio dell'analisi genetica dei batteri lisogeni, che gli consentirono di stabilire la mappa della distribuzione ... André Lwoff Lwoff ‹lvòf›, André. - Microbiologo francese (Ainay-le-Château, Allier, 1902 - Parigi 1994). Iniziò la sua attività di ricercatore presso l'Institut Pasteur di Parigi nel 1921, divenne assistente nel 1925 e capo del dipartimento di fisiologia dei microrganismi nel 1938. È stato (1959-68) prof. di microbiologia ... teleonomia In biologia, termine introdotto da J. Monod (1970) per indicare il finalismo insito nelle strutture e nelle forme tipiche degli organismi viventi, dovuto all’azione della selezione naturale, che favorisce le strutture e le funzioni adatte allo svolgimento delle attività vitali ed elimina quelle inad... operone (o operon) In genetica, gruppo di geni strutturali adiacenti, che sono trascritti tutti in una singola molecola di RNAm e che sono pertanto soggetti a una regolazione coordinata. In Escherichia coli, i geni che codificano proteine coinvolte nello stesso processo metabolico o i geni che specificano funzioni ...
Tag
  • INFORMAZIONE GENETICA
  • UNIVERSITÀ DI PARIGI
  • COLLÈGE DE FRANCE
  • RNA MESSAGGERO
  • EPISTEMOLOGICO
Altri risultati per MONOD, Jacques
  • Monod, Jacques
    Dizionario di Medicina (2010)
    Biologo francese (Parigi 1910 - Cannes 1976). Entrò all’Institut Pasteur (1945), in qualità di capo laboratorio nel servizio diretto da A. Lwoff e nel 1953 fu nominato direttore del nuovo servizio di biochimica cellulare. Pur continuando a svolgere le sue ricerche all’Institut Pasteur, M. tenne la cattedra ...
  • Monod, Jacques
    Enciclopedia on line
    Biologo francese (Parigi 1910 - Cannes 1976). Assistente nel laboratorio di zoologia della Sorbona, M. si recò nel 1936 con B. Ephrussi al California Institute of Technology, ove entrò in contatto con il gruppo del genetista T. H. Morgan. Nel 1941 ricevette il dottorato in scienze alla Sorbona con una ...
Vocabolario
monòdico
monodico monòdico agg. [dal gr. μονῳδικός] (pl. m. -ci). – Relativo a monodia, che ha carattere di monodia: canto m., a una sola voce; musica, composizione m.; stile monodico. In partic., poesia m., nella letteratura greca antica, forma...
monodìa
monodia monodìa s. f. [dal gr. μονῳδία, comp. di μονο- «mono-» e ᾠδή «canto»; lat. monodĭa]. – Canto a una sola voce. In partic.: 1. Nell’antico dramma greco, il monologo cantato in metro lirico da un personaggio, interrompendo la successione...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali