JAGELLONIDI
. Dinastia che regnò in Polonia e Lituania (1386-1572), in Uugheria (1440-1444,1490-1526), e in Boemia (1471-1526). Ha per capostipite il re di Polonia e granduca di Lituania Ladislao Jagellone, ed è in realtà il ramo principale della dinastia dei Gediminidi che trae origine dal granduca lituano Gediminas (morto nel 1341), il cui figlio Algirdas (Olgierd) (morto nel 1377) ebbe dalla moglie Giuliana, principessa di Tver′, il figlio Jagellone (in lituano Jogaila, nato intorno al 1350, morto nel 1434) ch'ebbe al battesimo (Cracovia 1386) il nome di Ladislao. Delle sue quattro mogli: Edvige d'Anjou (morta nel 1399), Anna di Cilli (morta nel 1416), Elisabetta Granowska (morta nel 1420) e Sofia principessa di Holszany in Lituania (morta nel 1461) ebbe soltanto dall'ultima due figli: Ladislao III (nato nel 1420, morto nel 1444) che regnò in Polonia (1434-1444) e in Ungheria (1440-1444), e Casimiro IV (nato nel 1427, morto nel 1492) che fu granduca di Lituania (1440-1492) e re di Polonia (1447-1492). Ladislao III morì senza figli, nella battaglia di Varna; Casimiro invece ebbe dalla moglie Elisabetta d'Asburgo, sorella di Ladislao Postumo, re di Boemia e Ungheria, una numerosa discendenza: 6 figli e 7 figlie. Tra i figli:1. Ladislao (nato nel 1456, morto nel 1516) regnò in Boemia (1471-1516) e Ungheria (1490-1516), e dal matrimonio con Anna di Foix (morta nel 1506) ebbe il figlio Lodovico, nato nel 1506, morto nel 1526, re d'Ungheria e Boemia (1516-1526), sposato a Maria d'Asburgo (morta nel 1558) e la figlia Anna (nata nel 1503, morta nel 1546) moglie dell'imperatore Ferdinando I. Lodovico morì senza eredi nella battaglia di Mohacs; 2. Casimiro (nato nel 1458, morto nel 1484), canonizzato nel 1521;3. Giovanni Alberto (nato nel 1460, morto nel 1501) re di Polonia (1492-1501); 4. Alessandro (nato nel 1461, morto nel 1506), granduca di Lituania (1492-1506) e re di Polonia (1501-1506); 5. Sigismondo I (nato nel 1467, morto nel 1548), re di Polonia e granduca di Lituania (1506-1548); 6. Federico (nato nel 1468, morto nel 1503), cardinale e arcivescovo di Gnezno. Delle sei figlie di Casimiro, Edvige sposò Giorgio principe di Baviera e Sofia Federico di Hohenzollern, dal quale ebbe Alberto, che divenne poi principe di Prussia (1525-1568).
Dei figli di Casimiro, oltre Ladislao, soltanto Sigismondo I ebbe eredi. Dalla prima moglie, Barbara Zápolya (morta nel 1515) ebbe la figlia Edvige, moglie del margravio di Brandeburgo; dalla seconda, Bona Sforza figlia di Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano (nata nel 1493, morta nel 1557) ebbe:1. Isabella (nata nel 1519, morta nel 1559), moglie di Giovanni Zápolya, re d'Ungheria; 2. Sigismondo Augusto, nato nel 1520, morto nel 1572, re di Polonia e granduca di Lituania (1548-1572) col quale si spense la famiglia dei Jagellonidi, poiché dalle tre mogli: Elisabetta d'Asburgo, figlia dell'imperatore Ferdinando (morta nel 1545), Barbara Radziwill (morta nel 1551) e Caterina d'Asburgo, figlia dell'imperatore Ferdinando (morta nel 1572) non ebbe eredi; 3. Anna, nata nel 1523, morta nel 1592, moglie di Stefano Bátory re di Polonia e principe di Transilvania; 4. Sofia, moglie del principe di Brunswick; 5. Caterina (1526-1583), moglie di Giovanni III re di Svezia.
La dinastia degli J. il cui fondatore fu già educato sotto una forte influenza slava, perdette il suo carattere lituano e divenne una dinastia nazionale polacca; pur appoggiandosi, sino al suo ultimo rappresentante Sigismondo Augusto, sulla Lituania, quale proprio possedimento ereditario mentre in Polonia il trono era elettivo, gli J. usavano quale blasone di famiglia il blasone polacco (aquila bianca in campo rosso). Il costruttore principale della politica dinastica degli J. fu Casimiro IV: non esitando a entrare in aspri conflitti con i suoi sudditi polacchi, egli cercò di conquistare per i suoi figli la Boemia e l'Ungheria. Nonostante il successo raggiunto, questa politica fu rovinata dai due ultimi J. che in Boemia e in Ungheria si ritirarono dinnanzi agli Asburgo. In Polonia e in Lituania il periodo di dominio degli J. è stato caratterizzato da un rafforzamento di questi due stati che infine si unirono stabilmente a Lublino per opera dell'ultimo J. nel 1569. Tale unione sotto lo scettro degli J. spianò la via a un'espansione della cultura polacca nell'Oriente europeo, sino al centro delle regioni ucraine. A differenza delle altre dinastie contemporanee, gli J. non palesarono tendenze assolutistiche in nessuno degli stati nei quali governarono. In Boemia e Ungheria durante il loro dominio decade la potenza regia; in Polonia e in Lituania s'accresce l'influenza dell'alta aristocrazia, mentre sono in pieno sviluppo la democrazia nobiliare, e il parlamentarismo basato sull'eleggibilità del trono (introdotta anche in Lituania dall'ultimo J.). Nello stesso tempo la szlachta ottiene ampî privilegi e al terzo stato è tolto ogni influsso sul governo. Lo sviluppo della cultura polacca e del benessere durante i due ultimi J. in Polonia (1506-1572) procurò al loro dominio l'epiteto di "secolo d'oro". Nella tradizione storica polacca la dinastia degli J. è rimasta molto popolare, ed è ricordata con grande simpatia e attaccamento.
Bibl.: K. Stadnicki, Synowie Gedymina (I figli di Gedimino), Leopoli 1849; A. Przedziecki, Jagiellonki polskie w XVI w., Cracovia 1868-78; K. Stadnicki, Bracia Wlad. Jag., Leopoli 1870; O. Halecki, Dzieje unji Jagiellonskiej, Cracovia 1919; K. Chodynicki, Geneza dynastji Gedymina, in Kwart. histor., 40; L. Kolankowski, Dzieje wielkiego ksiestwa liteuskiego, Varsavia 1930.