Fiastri, Jaja
Nome d'arte di Maria Grazia Pacelli, sceneggiatrice e autrice teatrale, nata a Roma il 15 settembre 1934. Con uno stile di scrittura disinvolto e immediato, ma sempre venato di forte sensibilità e di un umorismo dai toni talvolta grotteschi, la F. ha saputo offrire uno spaccato sociale ironico, tratteggiando con realismo scanzonato un mondo popolato da antieroi disillusi e proponendo una critica corrosiva della società italiana degli anni Sessanta e Settanta.
Dopo aver studiato filosofia, nel 1960 cominciò a lavorare con Massimo Saraceni come autrice di caroselli. Il suo esordio nel cinema risale al 1964 con un episodio, firmato da Mino Guerrini, del film L'idea fissa di Guerrini e Gianni Puccini. Fondamentale per la sua maturazione artistica fu la collaborazione con Franco Brusati, regista delle due opere più interessanti da lei sceneggiate: Pane e cioccolata (1974) e Dimenticare Venezia (1979). Nel primo la F., con una scrittura sospesa tra comicità grottesca e amara ironia, affronta il tema sociale dell'emigrazione, attraverso le tribolazioni di un operaio (interpretato da Nino Manfredi) che tenta di farsi accettare in un Paese come la Svizzera, la cui società, chiusa nei confronti degli stranieri, lo spinge sempre più ai margini. Dimenticare Venezia rappresenta un deciso cambiamento di registro stilistico nella sua opera e costituisce il film dagli accenti più drammatici della sua produzione. In un ambiente all'apparenza sereno e ovattato, due coppie di amici omosessuali trascorrono giornate liete e lontane dalla frenesia del mondo reale, finché un'improvvisa disgrazia non li costringe a uscire da questa dimensione protetta per affrontare la vita, prendendo finalmente coscienza dell'età adulta e delle responsabilità che comporta. Tra gli altri film sceneggiati dalla F. vanno ricordati: Amori miei (1978) di Steno, Non ti conosco più Amore (1980) di Sergio Corbucci, Mamma Ebe (1985) diretto da Carlo Lizzani e successivamente Via Montenapoleone (1987) di Carlo Vanzina.A partire dal 1969, la F. aveva anche iniziato a scrivere commedie per il teatro musicale collaborando con Pietro Garinei e Sandro Giovannini; tra gli spettacoli di maggior successo: Alleluja brava gente (1971), Aggiungi un posto a tavola (1974), Accendiamo la lampada (1979), E meno male che c'è Maria (2000), liberamente tratto dal film Mrs. Doubtfire (1993; Mrs. Doubtfire ‒ Mammo per sempre) di Chris Columbus.