ADLERBETH, Jakob
Storico e filologo svedese, nato nel 1785, morto nel 1844, figlio del precedente. Tradusse in svedese l'Edda di Snorre e il Vaulundur di Oehlenschläger, compì sull'antica poesia nordica indagini storiche numerose e notevoli, e a far rivivere intorno a sé lo spirito dell'epoca eroica del passato della sua gente dedicò tutta la vita. Divenne così, nella letteratura della sua patria, una forza viva, operante. Il Götiska förbundet (La lega gotica), che egli fondò nel 1811, riuscì infatti a richiamare a sé quasi tutti gli uomini maggiori del suo tempo; e nella rivista Iduna, che la lega pubblicava, apparvero per la prima volta i Vikingen di Geijer e i primi canti della Frithjofs Saga di Tegnér: la composizione della Frithjofs Saga dovette anzi ad A. più di un diretto incitamento. Appartennero per alcun tempo alla lega anche Atterbom, Ling e Stagnelius: e, nelle loro radunanze, gli amici, che s'eran dati tutti un nuovo nome gotico, bevendo al corno l'idromele secondo il costume antico, leggevano i loro versi volti ad evocar la prodezza e bellezza dell'antica vita: quando Carlo XIV Bernadotte ritornò vittorioso da Lipsia, la lega giubilante s'assunse il compito di celebrar la sua gloria, con un canto di A., e con un discorso di Geijer, che rimase memorabile. A poco a poco, tuttavia, i membri di più spiccata individualità si staccarono dalla lega, e quando A., che ne era stata l'anima, morì, la lega si sciolse e un periodo di storia della vita letteraria svedese si chiuse.