WASSERMANN, Jakob
Scrittore e romanziere, nato a Fürth il 10 marzo 1873, morto ad Altaussee in Austria il 1° gennaio 1934. Destinato alla professione commerciale verso cui sentiva scarsa attrazione, pubblicò nel 1897 Die Juden von Zirndorf, romanzo in parte autobiografico, il cui grande successo lo decise a dedicarsi interamente all'attività di scrittore. Redattore del Simplicissimus, visse prima a Monaco di Baviera, poi in Austria, pubblicando una vasta serie di romanzi (Die Geschichte der jungen Renate Fuchs, 1900; Der nie geküsste Mund, 1903; Caspar Hauser, 1908; Die Masken Erwin Reiners, 1910; Das Gänsemännchen, 1915; Christian Wahnschaffe, 1919; i quattro volumi del ciclo Der Wendekreis, 1920-1924; Der Aufruhr um den Junker Ernst, 1926; Der Fall Maurizius, 1928), nei quali il mondo tedesco dell'epoca dal 1870 a dopo la guerra mondiale veniva indagato in vastità e in profondità.
La produzione letteraria del W. è caratterizzata da una fantasia inesauribile, da una rara ricchezza di temi, di visioni, da una sottile indagine della vita e da una sempre più scrupolosa cura della forma e dello stile. In Mein Weg als Deutscher und Jude (1921) prese posizione di fronte al problema tedesco-ebraico. W. trattò anche il problema dell'arte in diversi saggi (Die Kunst der Erzählung, 1904; Der Literat oder Mythos und Persönlichkeit, 1909) e diede con Christoph Columbus. Der Don Quichote des Ozeans, 1929, e con Bula Matari, Das Leben Stanleys, 1932, due nuove interpretazioni biografiche.
Bibl.: J. Wassermann-Speyer, J. W. und sein Werk, Berlino 1923; S. Bing, J. W., Weg und Werk des Dichters, Berlino 1933 (2ª ed.).