JAKUTIA (o Repubblica autonoma dei Jakuti; A. T., 103-104)
Repubblica dell'U.R.S.S., costituita nel 1922. Si estende dal confine orientale del Territorio economico della Siberia ai confini del Territorio economico dell'Estremo Oriente e dal Mar Glaciale al 550 di lat. circa, ove è di nuovo limitata dal Territorio economico dell'Estremo Oriente. Ha perciò un'estensione immensa (4.023.300 kmq.), quasi quanto tutta la Russia d'Europa.
La parte centrale e meridionale della Jakutia è costituita dal bacino della Lena, ultimo corso d'acqua verso occidente prima dell'antica zona di sollevamento, di cui il corso dello Ienissei segna il limite verso la grande pianura della Siberia occidentale. La Lena scorre in una caratteristica valle d'erosione non essendo limitata da sollevamenti montuosi che in vicinanza della foce, ove la catena dei Khara-Ulakh, propaggine dei monti di Verchojansk, ne fa deviare il corso; mentre i corsi inferiori dell'Olenek e dell'Anabar sono deviati verso O. da un'altra serie di piccoli sollevamenti. L'estremo settentrionale della Jakutia è occupato dalla tundra, che degrada sino al mare. Il clima è eccessivamente rigido, con inverni lunghissimi, freddissimi, tanto che la media del gennaio s'aggira attorno a - 500, ed estati relativamente calde, poiché la media del luglio è di 160; ma gli estremi assoluti s' aggirano, per i minimi, attorno ai 690, e, per i massimi, attorno ai 340. La località di Verchojansk, sulla Jana, rappresenta in effetto il polo del freddo, poiché appunto ivi si sono misurate le più basse temperature della superficie terrestre. I passaggi di stagione avvengono rapidamente: ad esempio, fra l'ottobre e il novembre si registra uno sbalzo nella temperatura media di oltre 200. Il gelo dura circa 8 mesi e i fiumi sono congelati di solito dalla metà di novembre alla metà di giugno.
La popolazione, che somma a 308.400 ab. (gennaio 1931), è costituita per la massima parte da Jakuti (84%) e da un certo numero di Tungusi, Jukaghiri e Ciukci. I Russi, i quali costituiscono l'11%, della popolazione, vivono per la massima parte a Jakutsk e nella regione mineraria dell'Aldan, ove sono anche dei Cinesi e dei Coreani. I Russi sono in parte discendenti degli skopcy, rappresentanti di una setta religiosa, esiliati dalla Russia al principio della seconda metà del sec. XIX. Nel passato la regione era battuta da bande di brodjagi, ossia deportati evasi, che taglieggiavano gli abitanti e soprattutto i contadini.
Il suolo della Jakutia non è molto favorevole allo sviluppo agricolo, poiché vi prevalgono i terreni argillosi, aridi e sassosi, caratteristici della tundra, e i terreni alcalini di colore cenerognolo proprî della zona forestale. Le zone più fertili si trovano lungo le rive della Lena e dell'Olekma e sono costituite da terreni alluvionali. Alle difficoltà dovute alla natura del suolo si aggiunge, poi, in gran parte della regione quella del clima. Il limite polare delle coltivazioni è segnato dal 63°5′ lat. N. Per ora l'agricoltura si è sviluppata soltanto nei dintorni di Olekminsk e di Jakutsk. Prevalgono le coltivazioni di orzo (53%), di segale (27%), di frumento (11%), di patate, di rape e di cavoli. Importante è la produzione dei foraggi (725.000 tonn.), che permette un buon allevamento di cavalli e di bovini, caratteristici per il pelo lungo, la piccola statura e la resistenza. Il progresso agricolo è dovuto in gran parte all'opera tenace e intelligente degli skopcy. All'estremo nord si allevano invece renne e s'esercita la caccia. L'oro è il maggior prodotto della Jakutia. Vi fu scoperto verso la metà del secolo scorso nella regione dell'Olekma; in seguito lo si scoperse anche nell'Aldan, ove sono attualmeute le sole miniere efficienti, che producono annualmente circa 280.000 once d'oro, senza calcolare quello sottratto dal contrabbando. La sua estrazione è facile, ma è difficile provvedere al suo trasporto e all'approvvigionamento dei minatori. Vi è anche del carbon fossile e del ferro, usato sino dai tempi passati dagl'indigeni per fabbricare armi da taglio; poi vi si trova ambra, grafite, smeraldi, ecc. Caratteristica è infine la raccolta di zanne di mammut, delle quali nel 1926 si sono esportate 25 tonn.; nella Siberia settentrionale si scoprono di frequente intere carcasse di mammut congelate. Le comunicazioni sono difficili e si effettuano per via fluviale e per via ordinaria
V. tavv. CXXXIII-CXXXVI.