GRANT, James August
Ufficiale ed esploratore britannico, nato a Nairn (Scozia) l'11 aprile 1827, morto ivi l'11 febbraio 1892. Si arruolò giovanissimo nell'esercito delle Indie e dal 1846 al 1858 partecipò alle varie campagne di repressione ivi combattute. Rimpatriato si accompagnò a J. H. Speke (v.) a cui la Società geografica aveva affidato l'organizzazione e il comando di una grande spedizione destinata a integrare le risultanze della scoperta del Lago Vittoria, compiuta dallo stesso Speke nel 1859. I due viaggiatori partendo da Bagamoio nel settembre del 1860 raggiunsero le rive del gran lago dove il G., ammalatosi, fu obbligato a fermarsi per qualche tempo mentre lo Speke proseguiva il viaggio verso nord. Ristabilitosi, egli poté raggiungere il compagno nell'Uganda alla residenza di quel re, Mtesa, e di qui proseguendo insieme la ricognizione della regione a nord del lago riuscirono a scoprirne l'emissario, identificato nel corso d'acqua che dall'insenatura, battezzata col nome di canale di Napoleone, esce formando numerose e rapide cascate (Cascate di Ripon). I viaggiatori ritennero che il detto emissario fosse il ramo superiore del Nilo; ma non poterono tuttavia averne piena conferma, perché i torbidi che funestavano la regione dell'Unioro li obbligarono ad abbandonarne il corso e a seguire un itinerario più orientale. Riuscirono tuttavia a raggiungerlo dopo varî giorni di marcia e il 3 dicembre 1862 ebbero la soddisfazione d'imbattersi nella stazione di Faloro, che pochi mesi prima aveva fondato il maltese De Bono a oltre 70 km. a sud dell'"albero di Miani".
Discendendo ancora il Nilo, il 13 febbraio 1863 s'incontravano a Gondokoro con S. Baker, che ne completò poi l'opera. Da questo memorabile viaggio (di cui il G. stese anche una relazione personale col titolo A walk across Africa or Domestic Scenes from my Journal, Edimburgo e Londra 1864), il G. stesso riportò ampia messe di osservazioni e di raccolte, specie botaniche, che fornirono materiale a molti studî speciali. Nel 1868 il G. seguì la spedizione militare inglese in Abissinia contro Teodoro; lasciò poi il servizio militare in cui aveva conseguito il grado di colonnello e si dedicò alla Società geografica e agli studî africani.