CROLL, James
Scienziato scozzese, nato a Little Whitefield il 2 gennaio 1821, morto il 15 dicembre 1890 a Perth. Autodidatta, fu nominato nel 1859 conservatore nel museo Anderson di Glasgow e dal 1867 al 1880 ebbe una serie d'incarichi presso il Geological Survey of Scotland. Si occupò in numerosi scritti delle cause dell'era glaciale e dei mutamenti di clima nelle passate ere geologiche, sostenendo che le variazioni sono dovute a una causa astronomica, cioè le lentissime variazioni cui va soggetta l'orbita della terra e l'inclinazione del suo asse sul piano dell'eclittica; la maggiore eccentricità dell'orbita terrestre apporterebbe in un emisfero stagioni più pronunciate, mentre nell'altro emisfero il clima sarebbe temperato e uniforme; per effetto poi dello spostamento degli equinozî ogni 10.500 anni la posizione dei due emisferi sarebbe mutata, in modo che in un lungo periodo di grande eccentricità si sarebbe potuto avere una o più invasioni glaciali. Il punto debole della teoria sta nel fatto che in questo modo non è spiegato il Glaciale delle regioni equatoriali.
Tuttavia non mancano geologi (Ball, Bertrand, Geikie, Penck) che ritengono questa ipotesi come l'unica tuttora plausibile.
Principali scritti del Croll: On the physical cause of the change of climate during the glacial epoch, 1864; Climate and time in their geological relations: a theory of secular changes on the earth's climates, 1875; Stellar evolution and its relation to geological time; On the excentricity of the earth's orbit and its physical relation to the glacial epoch; On the change of the obliquity of the ecliptic, its influence of the climate of the polar regions and the level of the sea. Tutti gli scritti con i quali il Croll sostenne contro gli avversarî le sue teorie sono stati raccolti nell'opera: Discussions on climate and cosmology (Edimburgo 1885).
Bibl.: L. De Marchi, Le cause dell'era glaciale, Pavia 1895; T. Arldt, Die Ursachen der Klimaschwankungen der Vorzeit, in Zeitschrift für Gletscherkunde, IX, pp. 1-27.