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WRIGHT, James Holmer

di Enrico Emilio Franco - Enciclopedia Italiana (1937)
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WRIGHT, James Holmer

Enrico Emilio Franco

Patologo, nato a Pittsburg nella Pennsylvania l'8 aprile 1869, morto a Boston il 3 gennaio 1928. Assistente di patologia negli anni 1893-96 nella Harvard University, professore nel 1907. Dal 1896 al 1925 fu direttore del laboratorio di patologia nell'ospedale generale del Massachusetts di Boston.

È noto specialmente per avere nel 1903 descritto con molta esattezza il parassita specifico della leishmaniosi cutanea (detta anche bottone d'Aleppo, d'Oriente, di Dehli, ecc.). Il W. precisò trattarsi di un protozoo, e lo aveva chiamato Elcosoma tropicum (da ἕλκωσισ "ulcera"). Questo microorganismo fu in seguito chiamato Leishmania tropica (v. anche leishman; leishmaniosi). Nella stessa memoria l'autore descrisse bene il quadro della lesione, stabilendo anche la natura endoteliale delle grandi cellule che contengono i parassiti. Il W. riteneva che zanzare o altri insetti potessero rappresentare il veicolo dell'agente infettivo. È noto che le recenti esperienze di autorevoli ricercatori (S. Parrot, S. Adler e O. Theodor) confermerebbero le vedute del W. Questi autori, infatti, sostengono che la Leishmania tropica è trasmessa dai Phlebotomi Sergenti et pappatasii. È però da ricordarsi chemel 1898 P. F. Borovskij, in parecchi casi di leishmaniosi cutanea descrisse parassiti che sono da identificarsi con le Leishmanie. Riconobbe trattarsi di protozoi, ma non diede loro un nome. La memoria del Borovskij, perché scritta in russo, non doveva essere nota al Wright, né a W. A: Leishman e neppure a Ch. Donovan, che indipendentemente da quest'ultimo studioso pubblicò la descrizione degli stessi parassiti nella medesima malattia. Per la storia della scoperta dell'agente causale della leishmaniosi cutanea non si deve dimenticare che prima del Borovskij D. D. Cunningham, nel 1885, G. Riehl nel 1886 e R. H. Firth nel 1891 vi avevano visti parassiti che, con molta probabilità, erano le Leishmanie. Quest'ultimo autore confermando i reperti del Cunningham, propose per essi il nome di Sporozoa furuncolosa. Sicché il primo vero scopritore dell'agente patogeno della leishmaniosi cutanea sarebbe il Cunningham.

Il Wright, in collaborazione con F. B. Mallory, pubblicò un volume: Pathological Technique, Filadelfia 1924.

Vedi anche
leishmania Protozoo che in uno stadio del suo sviluppo è parassita obbligato del sistema reticolo-endoteliale di molti Vertebrati e dell'uomo, nel quale provoca la leishmaniosi, grave malattia infiammatoria della cute e degli organi interni. La leishmania ha forma rotondeggiante, è provvista di un nucleo sferico ... microrganismo (o microorganismo) Nome comprensivo, e non corrispondente ad alcun gruppo zoologico o botanico ben definito, con cui si indicano tutti gli esseri più minuti che sono visibili soltanto con l’aiuto di forte ingrandimento: quindi Protozoi, Batteri, Virus, Alghe unicellulari e talvolta alcuni dei Metazoi ... Culicidi Famiglia di Insetti Ditteri Nematoceri, alla quale appartengono le zanzare. Si distinguono due sottofamiglie principali: Culicinae e Anophelinae: alla prima appartengono i generi Culex, Aedes ecc.; alla seconda il genere Anopheles (➔ anofele). I membri delle due sottofamiglie si distinguono sia per la ... Sporozoi Classe di Protozoi, parassiti; presentano un tipico complesso apicale, struttura utilizzata per penetrare nelle cellule ospiti. Vi appartengono fra gli altri i Coccidei e gli Emosporidi. Almeno in una prima fase dello sviluppo, sono endocellulari e si riproducono attraverso una generazione alternante, ...
Vocabolario
wrightia
wrightia 〈ràitia〉 s. f. [propr., forma lat. scient., Wrightia, dal nome di W. Wright, botanico della Giamaica († 1827)]. – Genere di piante apocinacee con una ventina di specie delle regioni tropicali dell’Africa, Asia e Australia: sono...
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