Nachtwey, James
Fotografo statunitense, nato a Syracuse (New York) il 14 marzo 1948. Dopo aver studiato arte e scienze politiche al Dartmouth College dal 1966 al 1970 e aver lavorato nella marina mercantile, ha intrapreso l'attività di fotoreporter alla fine degli anni Settanta. Trasferitosi a New York (1980), ha realizzato il suo primo reportage nel 1981 in Irlanda del Nord. Da allora ha documentato guerre, conflitti e avvenimenti internazionali, lavorando intensamente in molte parti del mondo e pubblicando i propri lavori su giornali e riviste prestigiosi, quali Time, Life, Stern, Newsweek, National Geographic. Dal 1984 lavora come fotografo per Time e dal 1986 è membro dell'agenzia Magnum. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il World Press Photo (1992 e 1994), la R. Capa Gold Medal (1983, 1984, 1986 e 1994), e il W.E. Smith Memorial Grant (1993); ha tenuto inoltre varie personali presso importanti istituzioni come l'International Center of Photography a New York e l'Hasselblad Center in Svezia.
Le immagini più sconvolgenti di N., pubblicate nei due volumi Deeds of war (1989) e Inferno (1995), abbattono la cortina che separa quanto può essere fotografato da ciò che non dev'essere oggetto dello sguardo. L'umanità afflitta e martoriata dalla fame nelle regioni più povere del nostro pianeta, come nel caso del reportage in Somalia, diventa assimilabile alle vittime della guerra civile in Ruanda, ai corpi dilaniati in Bosnia, ai bimbi segregati nei brefotrofi della Romania di N. Ceauşescu. In ogni caso ci troviamo di fronte alla storia vista come serie di fatti agghiaccianti, di orrore senza mediazioni, di fronte a un uomo che osserva muto la propria rovina quasi fosse un destino ineluttabile. Vedi tav. f.t.
bibliografia
W.R. Manchester, J. La Cauture, F. Ritchin, In our time. The world as seen by Magnum photographers, London 1989 (trad. it. Milano 1991).