TOBIN, James
(App. IV, III, p. 647)
Economista statunitense. Nel 1981 gli è stato conferito il premio Nobel per l'economia per "la sua analisi dei mercati finanziari e i rapporti fra questi e le decisioni di spesa, l'occupazione, la produzione e i prezzi". Tra i più importanti rappresentanti della teoria macroeconomica d'ispirazione keynesiana sin dagli anni Sessanta, T. ha continuato a sviluppare e approfondire i suoi filoni di ricerca, assumendo spesso il ruolo di difensore della tradizione keynesiana nei confronti degli attacchi e delle critiche provenienti dal monetarismo e dalla ''nuova macroeconomia classica''. Con uguale impegno, T. ha criticato le politiche economiche che, nel corso degli anni Settanta e Ottanta, si sono ispirate alla reazione anti-keynesiana in campo teorico.
Tra i lavori più recenti ricordiamo: Asset accumulation and economic activity (1980); Money and finance in the macro-economic process, Nobel Memorial Lecture (1981); Policies for economic stability: fixed rules or flexible strategies, Nobel Laureate Lecture (1983); The monetary-fiscal mix: long-run implications, in American Economic Review (maggio 1986); Price flexibility and output stability: an old Keynesian view, in Journal of Economic Perspectives (1993). Molti dei più importanti contributi di T. sono raccolti in tre volumi di saggi: Essays in economics, i: Macroeconomics (1971); ii: Consumption and econometrics (1975); iii: Theory and policy (1982). Un'ampia raccolta di saggi in traduzione italiana è Moneta, crescita e scelte di portafoglio (1989).