USHER (anche Ussher), James
Teologo anglicano nato a Dublino il 4 gennaio 1581, morto a Reigate il 21 marzo 1656. Nel 1605 parroco a Fingals, quindi cancelliere della cattedrale di S. Patrizio a Dublino e, nel 1607, lettore di teologia in quella città, fu, con l'appoggio di Giacomo I, nominato nel 1624 arcivescovo di Armagh e primate dell'Irlanda.
Nettamente anticattolico, egli seguì costantemente nella sua politica ecclesiastica una tendenza conciliatorista, nel senso di rianicinare l'alta chiesa anglicana al clero calvinista irlandese. Ma tutti i suoi tentativi fallirono sistematimmente (i suoi cosiddetti 104 "articoli irlandesi" furono respinti così dai presbiteriani come dal parlamento irlandese). Nel 1630 finì con ritirarsi in Inghilterra, dedicandosi agli studî. Tentò nuovamente di svolgere un'azione mediatrice presso Cromwell, ma non approdò a nulla. Più importante fu la sua opera apologetica, storica ed erudita.
Fra le sue opere (edizione in 16 volumi a cura di Chr. R. Elrington, Dublino 1847-64) ricordiamo: Gravissimae quaestionis de christianarum ecclesiarum... continua successione et statu historica explanatio (1613); An answer to a Challenge... wherein the Judgement of Antiquity... ist truly delivered, ecc. (1625); The original bishops and metropolitans briefly laid down (1641); Reduction of episcopacy unto the form of synodical government, received in the ancient church (1647); Britannicarum ecclesiarum antiquitates (1639, 1677, 1687); Annales Veteris et Novi Testamenti (1650-1654), e poi edizione delle lettere d'Ignazio, scritti sul testo biblico, di diritto canonico, ecc.
Bibl.: Vita dell'U. ed elenco delle sue opere nella cit. ed. complessiva. V. inoltre: R. Buddensieg, in Realencyklopädie für prot. Theologie und Kirche XX, pp. 360-68 (con la bibl. precedente); A. G., in Diction. of nat. biography, XX, pp. 64-72; W. B. Wright, The Ussher memoirs, Londra 1889.