WARD, James
Filosofo e psicologo inglese, nato a Hull (Yorkshire) il 27 gennaio 1843, morto a Cambridge, dove fu professore, il 4 marzo 1925. La sua posizione è indicata dal carattere dei suoi studî, in prevalenza dedicati alla psicologia, e dal suo metodo nel considerare i problemi della psicologia stessa, metodo ispirato a un "idealismo critico" di tipo positivistico e neokantiano, e contemporaneamente allo spiritualismo tradizionale della cultura inglese.
Lo studio dell'esperienza psicologica, considerata come un "continuum" dove le distinzioni sono introdotte dall'"attenzione selettiva", e alla cui base sta la dualità soggetto-oggetto che ne articola l'unità continua, sbocca in un ritorno alla dottrina leibniziana delle monadi. Le monadi del W. sono però in rapporto reciproco, non diretto, ma mediato attraverso un ordinamento graduale delle monadi stesse. Il sistema delle monadi così concepito, non postulando l'armonia prestabilita, esclude la trascendenza: il sistema del W. viene chiamato sotto questo rispetto un "monismo spiritualistico", fondato sulla fisica moderna. D'altra parte il W. risuscita il teismo riprendendo in senso pragmatistico la dottrina kantiana della ragion pratica.
Il W. è stato uno dei più assidui collaboratori del Journal of Physiology, del British Journal of Psychology e di Mind; e ha pubblicato molti volumi di psicologia e filosofia: Naturalism and Agnosticism, Londra 1899 e 1903; The Realm of Ends, of Pluralism and Theism, Cambridge 1911; Psychological Principles, Cambridge 1918; A study of Kant, ivi 1922.
Bibl.: Una nota biografica si ha negli Essays on Philosophy, con un'introduzione commemorativa di O. Ward-Campbell, Cambridge 1927. Per ulteriore bibliografia, cfr. Ueberweg-Prächter, Grundriss d. Gesch. d. Philosophie, V, Berlino 1928, pp. 150 segg., 193 segg.