WATT, James
Ingegnere scozzese, nato a Greenock il 19 gennaio 1736, morto a Heathfield il 19 agosto 1819; è universalmente noto come l'inventore della macchina a vapore.
In realtà, quando W. incominciò a occuparsi della questione, esistevano già varî tipi di macchine a vapore, tra cui quella di Th. Newcomen, usata soprattutto per pompare via l'acqua dal fondo delle miniere. Queste macchine erano però estremamente rozze e consumavano enormi quantità di combustibile (circa 20-30 volte di più di una moderna macchina a vapore di uguale potenza). W., che si era impiegato nel 1757 presso l'università di Glasgow nella qualità di meccanico di precisione, si dedicò ben presto a perfezionare la macchina di Newcomen. La sua invenzione più importante è forse quella del condensatore (v. vapore); W. aveva ben compreso che il cilindro in cui il vapore compiva il lavoro doveva venir mantenuto caldo il più possibile, mentre il vapore doveva venir condensato alla più bassa temperatura possibile; un'idea che precorre il principio di Carnot, base della moderna teoria delle macchine a vapore. Ma a questa invenzione W. ne aggiunse moltissime altre, che fecero della macchina a vapore quel congegno pratico ed economico, che doveva, com'è stato detto, aprire una nuova era nella storia dell'umanità.
Intorno al 1775 Watt si associò con l'industriale M. Boulton per sfruttare la sua invenzione. Nel seguito si occupò di varî altri perfezionamenti della macchina a vapore, tra cui ben nota è l'invenzione del regolatore centrifugo.
Oltre che dalla sua grande invenzione, l'attività di W. fu assorbita anche da varie altre invenzioni e occupazioni di minore importanza. W. cominciò la sua carriera in condizioni estremamente modeste. Egli dovette anche lottare a lungo con una salute delicata. Si sposò due volte ed ebbe varî figli, di cui uno, James, gli successe nella direzione della ditta.
Bibl.: J. P. Muirhead, Life of Watt, 1858.