BOKELSZOON (o Beukelszoon), Jan
Il vero cognome sarebbe Buytenwech È detto anche Jan (Giovanni) van Leiden, dalla città olandese ove nacque nel 1511. Era un sarto, il quale, insieme con un fornaio di Haarlem, Jan Matthyssen, si mise a capo di quel movimento di riformati fanatici, che fu il movimento anabattista. Con la sua facondia il B. trovò molti proseliti e finalmente, lasciata l'Olanda, si stabilì con essi a Münster (1533). Là il numero degli anabattisti, che vi si recarono da tutte le parti, divenne grandissimo. S'impadronirono della città, la saccheggiarono, rovinando chiese e altari. Tutti i libri furono bruciati fuorchè la Bibbia, e fu introdotto il comunismo dei primi cristiani.
Il vescovo di Münster, insieme con altri signori tedeschi, assediò la città, ma gli anabattisti si difesero coraggiosamente. Nell'assedio morì Jan Matthyssen e B. fu nominato capo assoluto. Convinto di essere investito dello Spirito Santo, camminava nudo per le strade, gridando "che il re era entrato nella sua Sion". Anche tra gli altri anabattisti si notarono strani fenomeni di esibizionismo. Per legge fu decretata la poligamia e B. sposò tre donne. Egli divise il governo con "i dodici giudici d'Israele". Chiunque ardì dubitare dell'ispirazione divina di Jan fu condannato a morte. Il 24 giugno 1534 tutta la cittadinanza fu riunita sulla piazza del mercato e il "profeta" di B., l'orefice olandese Jan Duizendschoen, rivelò che lo Spirito Santo lo aveva ispirato a proclamare che Jan Buytenwech era il re di Sion e re del mondo intero, titolo che il B. si degnò accettare. Fu coronato con una corona d'oro, si vestì d'un manto di velluto nero, costellato di gioielli preziosissimi. Münster fu proclamata "la nuova Gerusalemme". I giudici furono licenziati e B. regnò da despota. I sudditi erano costretti a inginocchiarglisi davanti; prese altre quindici mogli, una delle quali fu nominata regina. Il "re di Sion" mandò poi i suoi apostoli a bandire il suo Vangelo per il mondo intero e nominò il capo degli anabattisti di Amsterdam, certo Jacob van Kampen, vescovo di Amsterdam.
Frattanto l'assedio si faceva sempre più stretto e in Münster regnava gran fame. Si aspettava sempre l'aiuto degli anabattisti olandesi e infatti una grande flotta traversò il Zuyderzee, ma fu respinta. Finalmente il 14 giugno 1535, dopo quindici mesi di assedio, la città fu presa per il tradimento di due disertori.
B. fu fatto prigioniero. Il vescovo gli rimproverò il gran male che aveva fatto. Rispose: "Mi si rinchiuda dentro una gabbia di ferro e mi si faccia condurre per lontani paesi, chiedendo una moneta di argento a chi voglia vedermi. Se ne ricaverà più denaro che non abbia costato la guerra". Il consiglio fu seguito e per parecchi mesi B. fu mostrato per denaro in tutta la Germania e la Olanda. Il 23 gennaio 1536, a soli 25 anni, fu giustiziato in un modo terribile e il suo cadavere fu esposto, dentro una gabbia, in cima al campanile di S. Lamberto a Münster, accanto ai cadaveri di due suoi consiglieri. Secondo il luterano Corvinus, che ebbe modo di vederlo spesso, durante la sua prigionia, il B. era uomo assai intelligente e quanto mai eloquente.