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STEEN, Jan Havickszoon

di G. I. Hoogewerff - Enciclopedia Italiana (1936)
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STEEN, Jan Havickszoon

G. I. Hoogewerff

Pittore, nato nel 1626 a Leida, ivi morto nel 1679. Scolaro di Nicolaas Knupfer a Utrecht prima, di Jan van Goyen a L'Aia poi, nel 1648 era tra i fondatori della Nuova Compagnia dei pittori a Leida, ma avendo sposato nell'anno seguente la figlia del Van Goyen, si stabilì a L'Aia, dove lavorò fino al 1654. Dopo breve dimora a Delft passò a Warm0nd, vicino a Leida e poi a Leida nel 1661, dove rimase fino al 1669, per ritornarvi dopo la morte del padre, un ricco birraio, del quale continuò con successo il mestiere. Certo lo St. fu un gran lavoratore, ottimo padre di famiglia e cattolico devoto: le storie sulla sua vita dissoluta e viziosa risultano calunniose da capo a fondo; ma ebbe il torto, se così si può dire, di dipingere con franchezza le dissipatezze della vita umana, e le ridicolaggini. In questo riuscì con vitalità stupenda, con pennello sicurissimo. Non satirico né moralista, tra i pittori olandesi dell'epoca fu il più spiritoso, il più sfrenato anche.

In moltissimi dei suoi quadri è appunto la sua famiglia che forma brigata lieta e apparentemente spensierata, trovando nel riso uno scampo alle oppressioni che allora limitavano la vita dei cattolici olandesi. La famosa Famiglia di Jan Steen, nella Galleria reale "Mauritshuis" a L'Aia, è tutt'altro che una confessione di scostumatezze e questo vale anche per Le Ménage depravé nella raccolta del duca di Wellington a Londra, per la Festa di Epifania nella Galleria di Cassel, per i quadri con bambini vispi e chiassosi, e per tante altre composizioni. Del resto si hanno dello St. più di settanta opere di soggetto sacro. Si conoscono del St. in tutto fra 800 e 900 quadri autentici, che provano un'attività assidua e intensa, eseguiti tutti con tecnica accuratissima.

Bibl.: C. Hofstede De Groot, Beschreibendes und kritisches Verzeichnis, ecc., I, Esslingen-Parigi 1907 (catalogo delle opere); W. Martin, J. St., over zijn leven en zijn kunst, Leida 1927; A. Bredius, J. St., Amsterdam 1927 (monografia esauriente, con testo di documenti); F. Schmidt-Degener e H. E. van Gelder, Veertig meesterwerken van J. St. afgebeeld in heliogravure met een karakteristik van zijn kunst, ivi 1927.

Vedi anche
Metsu, Gabriel Metsu ‹metsü´› (o Metzu), Gabriel. - Pittore (Leida 1629 - Amsterdam 1667). Allievo a Leida di G. Dou, ne emulò la preziosa maniera in quadretti con scene di vita borghese (L'omaggio del cacciatore, 1658, Amsterdam, Rijksmuseum; La famiglia Geelvinck, Berlino, Staatliche Museen); stabilitosi poi ad Amsterdam ... Jan van Goyen Goyen ‹gℎòoië›, Jan van. - Pittore (Leida 1596 - L'Aia 1656), uno dei maggiori paesisti olandesi. Abbandonò presto lo stile aneddotico e cromaticamente contrastato del maestro, E. van de Velde. Nelle sue vedute, in genere ridotte a una estrema sobrietà di elementi (mare, orizzonte basso, un vasto cielo), ... Teniers, David, il Giovane Pittore (Anversa 1610 - Bruxelles 1690). Allievo del padre David il Vecchio, fu tra i più importanti pittori fiamminghi del sec. 17º. Nella sua lunga carriera realizzò innumerevoli quadri, raffiguranti per lo più scene di genere, contraddistinte da una tavolozza ricca e armoniosa, oltre a cartoni per ... Hals, Frans Pittore (Anversa 1582 o 1583 - Haarlem 1666). Pur partecipe delle innovazioni caravaggesche importate dalla scuola di Utrecht, la sua pittura se ne distanzia per l'originalità nell'uso del colore e per la tecnica vigorosa. Essenzialmente ritrattista, si esercitò anche sul ritratto di gruppo, sia privato ...
Altri risultati per STEEN, Jan Havickszoon
  • Steen, Jan
    Enciclopedia on line
    Pittore (Leida 1626 circa - ivi 1679). Iscrittosi all'univ. di Leida nel 1646, studiò a Utrecht con N. Knüpfer, a Haarlem con A. van Ostade e a L'Aia (1649-54) con J. van Goyen, di cui sposò la figlia. Visse poi a Delft (1654-57), ancora ad Haarlem (1661-69) e si stabilì infine a Leida, dove fu presidente ...
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