Laski, Jan
Riformatore polacco (Lask 1499-Pinczow 1560). Sacerdote nel 1521, ottenne presto, grazie all’aiuto dello zio, l’arcivescovo Jan Laski, una serie di benefici e di cariche ecclesiastiche e fu segretario alla cancelleria del re. Accompagnando il fratello Hieronim in una missione diplomatica all’estero (1524-26), fu a Padova, Parigi e Bruxelles; qui conobbe Erasmo da Rotterdam del quale acquistò la biblioteca, lasciandogliene l’uso fino alla morte, quando la biblioteca fu trasportata in Polonia. Nei suoi viaggi venne a contatto con molti riformati e, pur non rompendo subito col cattolicesimo, si avviò lentamente alla Riforma; entrò in rapporti con Melantone, e infine (1538) partì per Francoforte sul Meno, Lovanio ed Emden, e qui riorganizzò la Chiesa riformata, secondo i propri principi che differivano da quelli del luteranesimo. Passato (1550) in Inghilterra, divenne soprintendente della comunità dei tedeschi e degli olandesi, che organizzò con l’aiuto di Jan van Utenhove: contro i principi del luteranesimo e della Chiesa episcopale fece partecipe al governo della Chiesa un gran numero di laici; nella questione della cena seguì la dottrina di Calvino; condivise l’avversione delle correnti radicali per le cerimonie esteriori, ed evitò di pronunciarsi sulla predestinazione. Dopo la morte della regina Maria, L. dovette abbandonare l’Inghilterra. Malvisto dai luterani, non poté stabilirsi né in Danimarca né in Germania, e (1556) ritornò in Polonia, ove si adoperò per l’unificazione delle Chiese polacche protestanti e riuscì a gettare le basi per l’atto più importante nella storia del protestantesimo polacco: il cosiddetto accordo di Sandomierz (1572) fra calvinisti, luterani e Fratelli boemi. La più importante delle sue opere è Forma ac ratio tota ecclesiastici ministerii in ... ecclesia instituta Londini in Anglia per ... regem Eduardum VI (1555).