Lukasiewicz, Jan
Studioso polacco di logica (Leopoli 1878 - Dublino 1956). Allievo di K. Twardowski, fu prof. nelle univ. di Leopoli (1911) e di Varsavia (1920), dal 1945 prof. di logica matematica all’univ. di Dublino. Tra i maggiori esponenti del- la cosiddetta scuola logica polacca, Ł. ha svolto ricerche storiche, soprattutto sulla logica antica, giungendo a una netta distinzione tra la logica aristotelica (‘logica dei predicati o delle classi’ che si svolge nella sillogistica) e la logica megarico-stoica (in cui individua aspetti che possono riportarsi alla logica proposizionale e a temi di semiotica). Nel campo della teoria della deduzione elaborò numerosi modelli assiomatici; fra l’altro, un’assiomatizzazione del calcolo proposizionale, usando tre soli assiomi. Elaborò inoltre una prova di non contraddittorietà dei sistemi di assiomi logici e successivamente un metodo di prova dell’indipendenza e della completezza. Costruì poi sistemi di calcolo proposizionale in cui si ammettono, oltre ai valori di verità ‘vero’ e ‘falso’, ulteriori valori, gettando le basi per una teoria delle logiche polivalenti. Tra le sue opere: Die logischen Grundlagen der Wahrscheinlichkeitsrechnung (1913); O logice trójwartościowej («Sulla logica trivalente», 1920); Elementy logiki matematycznej («Elementi di logica matematica», 1929); Philosophische Bemerkungen zu mehrwertigen Systemen des Aussagenkalküls (1930); Untersuchungen über den Aussagenkalkül (con A. Tarski, 1930); Zur Geschichte der Aussagenlogik (1935); Aristotle’s syllogistic from the standpoint of modern formal logic (1951; 2ª ed. accr. 1957); A system of modal logic (1953).