MOSTAERT, Jan
Pittore, nato a Haarlem verso il 1474, morto nel 1555 o 1556. Il Van Mander, ch'è il solo a darne notizie, lo dice allievo, a Haarlem, di maestro Jacob. Verso il 1500 lavorava già come maestro nella medesima città. Pittore aulico di Margherita d'Austria, governatrice dei Paesi Bassi (1507-1530), il M. l'avrebbe accompagnata nei suoi viaggi e avrebbe anche dipinto ritratti di parecchi personaggi del suo seguito. Nel 1549 domandò al borgomastro di Haarlem l'autorizzazione a lasciare la città per un anno e mezzo per recarsi a eseguire pitture per l'altar maggiore della chiesa in Hoorn. Opera principale del M. è il trittico della Passione nel museo di Bruxelles col ritratto del donatore, Alberto van Adrichem, scabino di Haarlem: la composizione centrale vi palesa reminiscenze della Deposizione di Roger Van der Weyden all'Escoriale. In base all'età del donatore, l'opera può essere datata verso il 1520-1525. Tra gli altri dipinti del M. vanno citati un Giudizio universale (Bonn, Museo provinciale), una Crocifissione (Filadelfia, collez. Johnson), un Cristo (Londra, Nat. Gallery), un ritratto d'uomo (museo di Bruxelles), un altro ritratto d'uomo (museo di Copenaghen), un Donatore con S. Pietro e una Donatrice con S. Paolo (museo di Bruxelles). Il M. fu soprattutto ritrattista. Pittore scrupoloso e coscienzioso, preferì un colorito d'intonazione piuttosto fredda. In generale, e specialmente nella Passione di Bruxelles, le sue composizioni mancano di profondità nella disposizione dei piani; i personaggi, tozzi e riccamente vestiti, sembrano stretti gli uni contro gli altri. Durante la sua lunga carriera e nonostante i diversi interessi e le tendenze nuove che si affermarono in quell'epoca, il M. non modificò di molto la propria maniera. Era, sostanzialmente, un conservatore: la sua arte, osserva il Friedländer, rimase, in fondo, simile a quella che egli aveva praticata verso il 1500.
Bibl.: S. Pierron, Les Mostaert, Bruxelles-Parigi 1912; A. Steinbart, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con la bibl. preced.); Max. J. Friedländer, Die altniederländische Malerei, X, Berino 1932.