Poeta ceco (Vnorovy, Moravia Merid., 1922 - Brno 1989). Sin dalle prime raccolte (Kolik příležitostí má růže "Quante occasioni ha la rosa", 1957; Hodina mezi psem a vlkem "L'ora fra cane e lupo", 1962; Metličky "Piccole fruste", 1968) si caratterizzò per una dizione estremamente controllata e rarefatta, vicina a certi esempî di poesia cinese. Nel 1969 dovette lasciare la direzione della rivista letteraria Host do domu ("L'ospite in casa"), che teneva dal 1963, e non poté pubblicare per oltre un decennio. In quegli anni si volse ai temi del passato e dell'infanzia e a una forma più regolare, come in Dávné proso ("Miglio antico", 1981) e nelle duecento quartine di Naděje s bukovými křídly ("La speranza dalle ali di faggio", 1983), raffinate miniature di poesia metafisica, cui seguirono Odlévání do ztraceného vosku ("La colata nella cera persa", 1984), Kdo pije potmě víno ("Chi beve vino al buio", 1988) e A znovu láska ("E di nuovo l'amore", post., 1991). Scrisse anche racconti, riuniti in Jedenáctý bílý kůň ("L'undicesimo cavallo bianco", 1964) e Třináctý černý kůň ("Il tredicesimo cavallo nero", post., 1993).