JAN van der ASSELT
(o Hasselt)
Pittore fiammingo, nato intorno agli anni 1330-1335 e morto nell'ottobre del 1398.J. fu attivo a Gand, regione di cui era probabilmente originario, dove numerosi villaggi nei dintorni della città portano il nome Asselt o Hasselt. Dal 1364 J. fu al servizio del conte di Fiandra Luigi di Mâle e il 9 settembre 1365 ricevette il titolo di pittore di corte con una pensione annua di venti lire di grossi e il divieto di lavorare per altri senza l'autorizzazione personale del conte. Secondo le fonti d'archivio, egli dapprima (1364-1365) venne incaricato di affrescare la cappella del castello dei conti a Gand, residenza di Luigi di Mâle, e successivamente, tra il 1372 e il 1373, realizzò nella chiesa della Vergine di Kortrijk, con ampia partecipazione di collaboratori, l'affresco della parete sud della cappella di S. Caterina, eretta per il conte di Fiandra. Sotto una serie di archi trilobi figurano ventotto ritratti dei conti, compreso quello di Luigi di Mâle, tutti a figura intera, in armi e con i loro blasoni; alcuni sono accompagnati dalle mogli. Completavano il complesso iconografico quattro immagini di santi, il Giudizio universale e un ritratto di Luigi di Mâle inginocchiato davanti alla Vergine con il Bambino (Esther, 1970, col. 23).Solo i ritratti sono parzialmente conservati, ma le copie ad acquarello di Tulpinck (Rousseau, 1926) dimostrano che i visi erano già del tutto perduti quando gli affreschi vennero riscoperti nel sec. 19° sotto lo strato di calce steso durante la Rivoluzione francese. Fra il 1866 e il 1870 gli affreschi furono ridipinti dal restauratore Jan van Der Plaetsen e le alterazioni subite non permettono più di individuare lo stile del maestro di Gand. I ritratti, molto apprezzati nel sec. 15°, servirono da modello a Willem Van Axpoele e a Jan Martins per eseguire, nel 1419-1420, le pitture, oggi scomparse, del palazzo comunale di Gand.J. dovrebbe anche aver eseguito il disegno della tomba di Luigi di Mâle, probabilmente collocata anch'essa nella cappella di S. Caterina, mentre nel giugno del 1379 realizzò un affresco con la Vergine per l'Hof ten Waele, nuova residenza dei conti a Gand (De Waele, 1897, p. 3).L'ultima menzione dell'artista al servizio del conte di Fiandra riguarda il pagamento della sua pensione nel 1382. Filippo l'Ardito, successore di Luigi di Mâle, non riconfermò J. come pittore di corte (incarico conferito invece nel 1384 a Melchior Broederlam). Sembra però che il duca avesse ordinato all'artista una pala d'altare per la chiesa dei Francescani a Gand, lavoro che fu pagato nell'agosto del 1386.Il nome di J. è ancora citato più volte negli anni dal 1388 al 1395 in relazione alla gilda dei pittori di Gand, all'interno della quale sembra che il maestro abbia svolto un ruolo importante.Secondo Esther (1970, col. 24), J. potrebbe avere eseguito non solo affreschi e pitture su tavola, ma anche miniature, come quelle attribuite all'anonimo Maestro di Luigi di Mâle, tra il 1360 e il 1366. Tuttavia è necessario tener presente che qualunque accostamento stilistico fra queste miniature preeyckiane, di buona qualità, che allo stile gotico internazionale affiancano tendenze caricaturali e naturalistiche, e le uniche pitture conservate di J., i ritratti dei conti a Kortrijk, è reso vano dai rimaneggiamenti subiti da queste ultime nel 19° secolo.
Bibl.:
Fonti inedite. - Chambre des comptes, nr. 2702, c. 14v, 1374, Bruxelles, Arch. Générales du Royaume.
Fonti edite. - C. Tulpinck, Relevés originaux des peintures murales en Belgique, Bruxelles s.d.
Letteratura critica. - E. De Busscher, Recherches sur les peintres gantois des XIVe et XVe siècles, Gand 1859, pp. 45-49; C.C.A. Dehaisnes, De l'art chrétien en Flandre. Peinture, Douai 1860, pp. 110-111; A. Pinchart, Archives des arts, sciences et lettres. Documents inédits publiés et annotés, I, 2, Gand 1863, pp. 143-144; F. van De Putte, La chapelle des comtes de Flandres à Courtrai, Bruges 1875, pp. 27-29, 35-40, 59-60; C.C.A. Dehaisnes, Documents et extraits divers concernant l'histoire de l'art dans la Flandre, l'Artois et le Hainaut avant le XVe siècle, 2 voll., Lille 1886; id., Histoire de l'art dans la Flandre, l'Artois et le Hainaut avant le XVe siècle, Lille 1886, pp. 479-481; J. De Waele, Le château des comtes de Flandre à Gand (Annales des travaux publics de Belgique), Bruxelles 1897; N. De Pauw, Les premiers peintres et sculpteurs gantois, Bulletin de la Société d'histoire et d'archéologie 5, 1899, pp. 239-278; V. van der Haeghen, Mémoire sur les documents faux relatifs aux anciens peintres flamands, Bruxelles 1899, pp. 37-38; A. Von Wurzbach, s.v. Jan van Asselt, in Niederländische Künstlerlexikon, I, Leipzig-Wien 1906, pp. 650-651; V. van der Haeghen, s.v. Jan van der Asselt, in Thieme-Becker, II, 1908, pp. 197-198; H. Rousseau, Relevés exécutés par M.C. Tulpinck des peintures murales anciennes décorant divers monuments de la Belgique, cat., I, Bruxelles 1926, pp. 157-165; P. Bautier, s.v. Hasselt (Asselt), Jean (De) ou Jan (Van der), in Dictionnaire des peintres, Bruxelles [1952], p. 286; J. Philippe, La peinture murale du XIVe siècle en Belgique, "Annales du XXVIe Congrès de la Fédération archéologique et historique de Belgique, Gand 1955", Gand 1956, pp. 354-356; La librairie de Philippe le Bon, a cura di G. Dogaer, M. Debae, cat., Bruxelles 1967, pp. 18, 22; J.P. Esther, s.v. Jan van der Asselt, in Nationaal biografisch woordenboeck [Dizionario biografico nazionale], IV, Bruxelles 1970, coll. 22-26; R. Van Elslande, Jan van der Asselt, de Hofschilder van Lodewijk van Male [J., il pittore di corte di Luigi di Mâle], De Leiegouw 29, 1987, pp. 419-445.C. Périer-D'Ieteren