Musicista (prob. Termonde, Fiandre orient., circa 1430 - Tours circa 1495). Fu forse allievo di G. Binchois e poi di G. Dufay. Fu al servizio del duca Carlo di Borbone a Moulins (1446-48), poi di Carlo VII a Parigi, dove ebbe dal 1454 la carica di compositore aulico e il posto di primo maestro di cappella; nel 1461 fu nominato tesoriere dell'abbazia di St.-Martin a Tours, città nella quale visse prevalentemente per il resto della sua vita. Musicista famoso in tutta Europa, fu con J. Obrecht il principale esponente della seconda scuola fiamminga; furono suoi discepoli J. Després e P. de La Rue. Di lui ci sono pervenute circa cinquanta opere: quindici Messe, sette Mottetti, un Deo gratias a 36 voci, canzoni francesi, ecc. La Missa cuiusvis toni, la Missa prolationum, il Deo gratias a 36 voci mostrano una prodigiosa sicurezza nella tecnica costruttiva, che esplica le sue risorse agilmente, con eleganza, nei più complicati procedimenti del contrappunto severo. Nell'opera di O. viene dato un nuovo slancio dialettico alle varie voci, concepite in funzione del lirismo, proprio non di una sola di esse ma del loro organico complesso.