RIEBEECK, Jan van
Colonizzatore olandese, fondatore di Città del Capo, nacque a Culemborg (Olanda) nel 1618, da un capitano di mare, morì a Batavia il 18 gennaio 1670. Studiò medicina e fu assunto nel 1639 dalla Compagnia delle Indie Orientali quale sottochirurgo. Arrivato nelle Indie, cambiò professione e divenne assistente alla Segreteria generale. Nominato sottomercante, partì nel 1643 per il Giappone, e di lì fu inviato nel Tonchino, dove si perfezionò nel commercio della seta, e sperò di diventare capo di quelle fattorie, dopo la partenza del suo principale van Boruckhorst. Commise però la colpa di commerciare per conto proprio. Punito allora con una grave multa, dovette ritornare nel 1648 in Olanda come medico di bordo. Nel settembre 1650 venne decisa la fondazione di una fortezza, di un orto e di un magazzino viveri al Capo. Van R., che non era più al servizio della compagnia e frattanto aveva fatto un viaggio in Groenlandia per cacciare balene e un altro verso le Indie Occidentali, fece domanda di essere assunto quale capo della nuova fondazione: e in tale qualità, partì per il Sud-Africa a bordo del Dromedaris. Sbarcò il 7 aprile 1652 e già il 15 maggio si poté battezzare la fortezza col nome di "De Goede Hoop" (la Buona Speranza). Attorno alla fortezza si vennero costruendo case, il primo nucleo di Città del Capo. Van R. si mostrò capo abile: e quello che da principio era solo un modesto posto di approvvigionamento, ben presto, giuntivi nel 1657 coloni veri e proprî, divenne una colonia di popolamento. Furono coltivati a legumi e viti i terreni fino a Rondebosch e costruito un grandissimo magazzino, il "Groote Schuur" (il grande granaio), tuttora sede del primo ministro dell'Unione sudafricana. Viaggi di esplorazione nell'interno misero gli Olandesi al contatto con gli Ottentotti e da essi si comperò bestiame. Per dieci anni, van R. rimase il governatore: le sue lettere ed i suoi giornali, non privi di valore letterario, formano, insieme con la versione olandese della Bibbia, le fondamenta della lingua dei Boeri, l'Afrikaans. Nel 1662 lasciò le colonie al suo successore, van Wagenaar, e partì per Batavia.
Fino al 1665, fu comandante e presidente delle fattorie del Malacca; nel 1666 tornò a Batavia e divenne segretario del governatore generale e del consiglio delle Indie.
Bibl.: H. Dechérain, Le Cap de la Bonne Espérance au XVIIe siècle, Parigi 1909; E. C. Godée Molsbergen, De stichter van Hollands Zuid-Afrika, Jan van Riebeeck, Amsterdam 1912; v. pure sud-africana unione.