ZAHRADNÍČEK, Jan
Poeta cèco, nato a Mastník presso Třebíč (Moravia) il 17 gennaio 1905.
Nelle prime raccolte Pokuření smrti (Tentazione della morte, 1930), Návrat (Ritorno, 1931), Jeřáby (Le gru, 1933), Žíznivé léto (Avida estate, 1935), fondate su motivi casalinghi e su variazioni religiose, Z. persegue un'umile poesia di villaggio. Il tono è una tristezza elegiaca, incline a vedere presagi e miracoli nelle cose solite, nel succedersi dei mesi, nei lavori della terra. Da questo sfondo agreste alcune liriche si levano ad allegorie della vita. Forse anche per l'influsso di O. Březina, Z. è spesso portato alla cadenza dell'inno che si snoda lento come un cerimoniale ecclesiastico. Nelle successive raccolte, Pozdravení slunci (Saluto al sole, 1937) e Korouhve (Gonfaloni, 1940) si accentua la macchineria barocca come in certi fondali sovraccarichi e sfarzosi.