Uomo politico e umanista polacco (Skokówka 1542 - Zamość 1605); studiò alla Sorbona e a Strasburgo, ma determinanti nella sua formazione intellettuale furono gli anni trascorsi a Padova, dove studiò legge con C. Sigonio; fu eletto nel 1563 (anno di pubblicazione della sua opera De Senatu Romano) rettore della "universitas iuristarum". Segnalato dal senato di Venezia, divenne (1565) segretario del re Sigismondo II Augusto, e in breve tempo si pose a capo della szlachta, accettandone il duplice programma di controllo dell'autorità regia, e di limitazione della forza economica e politica delle famiglie aristocratiche. Morto Sigismondo (1572), assicurò la vittoria del candidato antiasburgico, Enrico di Valois, e quindi di Stefano Báthory. Creato cancelliere (1578) ed etmano (1581), riunì così il potere politico e quello militare, distinguendosi durante l'assedio di Pskov e le difficili trattative con Ivan il Terribile. Nel 1592 costrinse il re Sigismondo III Vasa, da lui fatto eleggere, a ritrattare gli accordi segreti con gli Asburgo, ma lo sostenne nella campagna per il possesso della Livonia, condotta da Z. con abilità. Fondò a Nowy Zamość, sulle sue terre, un'accademia.