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BIRKIN, Jane

di Paolo Marocco - Enciclopedia del Cinema (2003)
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Birkin, Jane

Paolo Marocco

Attrice cinematografica e cantante inglese, nata il 14 dicembre 1947 a Londra. Inizialmente relegata in ruoli minori, è diventata famosa a seguito dell'unione sentimentale e artistica con il compositore, attore e regista francese Serge Gainsbourg, soprattutto grazie alla notorietà raggiunta con la sensuale canzone Je t'aime, moi non plus. Ha poi rivelato nel cinema ottime doti di recitazione in ruoli di spiccata emotività. Figlia di un'attrice, interruppe presto gli studi per debuttare in teatro nella commedia musicale Passion flower hotel ed esordire poi nel cinema in Kaleidoscope (1966) di Richard Lester. Michelangelo Antonioni la scelse per una piccola parte nel suo film londinese Blow-up (1966), in cui la B. interpreta un'aspirante modella che si denuda in un'orgia di colori e addobbi fotografici insieme al protagonista David Hemmings. Due anni dopo venne scoperta dal regista Pierre Grimblat, alla ricerca di una giovane attrice anglofona per il film Slogan (1968) con Serge Gainsbourg: da quel momento, per un lungo periodo, diventerà impossibile separare il nome di quest'ultimo da quello della B. (nel 1971 la coppia avrà una figlia, Charlotte, che seguirà la carriera della madre). La notorietà mondana, più che quella cinematografica, consegnò l'attrice a ruoli meno anonimi, come nel film La piscine (1968; La piscina) di Jacques Deray, un discreto noir con Alain Delon. Ma il successo arrivò l'anno seguente, non dal cinema ma per Je t'aime, moi non plus, cantata con Gainsbourg che ne era anche l'autore. Il pezzo divenne lo scandalo di quegli anni e, censurato dalle radio e interdetto dal Vaticano, il 45 giri in pochi mesi vendette un milione di copie. Nel 1975 uscirà anche un film omonimo diretto dallo stesso Gainsbourg. Durante gli anni Settanta la B. ha alternato la carriera di attrice a quella di cantante. Nel cinema ha continuato a interpretare ruoli di ragazza un po' svampita o timida, a volte addirittura androgina, come in Don Juan 73 (1973) di Roger Vadim. Il suo film più noto del periodo è Death on the Nile (1978; Assassinio sul Nilo) di John Guillermin; in Italia ha fatto una breve apparizione, accanto a Cochi Ponzoni e Aldo Maccione, nel film di Giorgio Capitani Bruciati da cocente passione (1976). Dalla crisi professionale ed esistenziale, causata soprattutto dalla separazione da Gainsbourg, è nato però un percorso nuovo, grazie anche all'incontro con il regista Jacques Doillon, di cui l'attrice è diventata la compagna. Da protagonista per la prima volta nel film La fille prodigue (1980), la B. ha potuto rivelare intense doti tragiche nell'interpretazione di una giovane donna nevrotica e sofferente: una tipologia di personaggi che contraddistinguerà tutta la sua futura carriera. In quegli anni ha lavorato di nuovo con Doillon in La pirate (1984), e con Jacques Rivette in L'amour par terre (1984; L'amore in pezzi). Dopo un periodo dedicato alla musica (l'album Babyalone in Babylone, scritto da Gainsbourg, è forse il migliore della sua discografia) e un ritorno al teatro con La fausse suivante di P.C. de Marivaux diretta da Patrice Chéreau, la B., ormai quarantenne e con i lineamenti precocemente segnati ma adatti a nuovi ruoli, nel 1987 ha interpretato due film di Agnès Varda. Il primo è un ritratto-confessione, Jane B. par Agnès V., mentre nel secondo, Kung-fu Master, la B. è una donna che si innamora di un adolescente. Nell'ultimo decennio ha incrementato la sua ricca filmografia (quasi 50 titoli) con una o due opere all'anno, tra cui si ricordano Daddy Nostalgie (1990) di Bertrand Tavernier nel ruolo della problematica figlia di Dirk Bogarde, La belle noiseuse (1991; La bella scontrosa) di Rivette con Michel Piccoli e On connaît la chanson (1997; Parole, parole, parole…) di Alain Resnais.

Bibliografia

J.Ph. Thomann, Jane Birkin, Paris 1979; G. Lenne, Jane Birkin, Paris 1985; A. Philippon, Jacques Doillon: entretiens avec Jacques Doillon, Jane Birkin, Jean-François Goyet, Jean-Claude Laureux, Dunkerque 1991.

Vedi anche
Serge Gainsbourg (pseud. di Lucien Ginzburg). - Musicista, attore e regista francese (Parigi 1928 - ivi 1991). Gainsbourg, Serge ha iniziato la sua carriera suonando nei locali notturni parigini ed è stato notato da B. Vian; M. Arnaud e J. Gréco hanno interpretato le sue canzoni, dandogli una certa visibilità. Nel 1958 ... Charlotte Gainsbourg Attrice e cantante anglofrancese (n. Londra 1971). Figlia di J. Birkin e S. Gainsbourg, ha esordito come cantante e attrice nei primi anni Ottanta, conquistando il suo primo premio César con L’effrontée (Sarà perché ti amo, 1985, migliore promessa femminile). Dopo aver duettato con il padre nel celebre ... Agnès Varda Varda, Agnès. - Regista e sceneggiatrice cinematografica (n. Bruxelles 1928). Eccellente fotografa, realizzò nel 1955 il film La pointe courte, che anticipava alcune caratteristiche della nouvelle vague, e alcuni cortometraggi (Ô saison, ô châteaux, 1956; Du côté de la côte, 1960; Opéra Mouffe, 1960; ... Jacques Doillon Doillon ‹du̯ai̯õ´›, Jacques. - Regista e sceneggiatore cinematografico francese (n. Parigi 1944). Cineasta di grande raffinatezza, dopo L'an 01 (1972) ha attirato l'attenzione della critica con Les doigts dans la tête (1974), Un sac de billes (1975), La femme qui pleure (1978), La drôlesse (1979) e La ...
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    Cantante, attrice e regista inglese (Londra 1946 - Parigi 2023). Giovanissima, ha iniziato la carriera di attrice e cantante nel musical Passion Flower Hotel (1965). Dopo l’esordio cinematografico (Blow-up, 1966), si è trasferita in Francia e ha recitato in Slogan al fianco di S. Gainsbourg; i due (divenuti ...
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