Wilson, Jane & Louise
Wilson, Jane & Louise. – Artiste inglesi (n. Newcastel upon Tyne 1967). Sorelle gemelle, hanno iniziato a lavorare assieme dal principio degli anni Novanta; appartenenti ai New british artists, hanno entrambe frequentato il Goldsmiths college di Londra e nel 1999 sono state candidate al Turner prize per la videoinstallazione Gamma, un lavoro sulle ossessioni della guerra fredda ambientato nella ex base NATO di Greenham Common nel Berkshire, in Inghilterra. Nelle loro opere, esplorano spazi e architetture come espressioni del potere coercitivo e metafore dei moderni sistemi di controllo, nonché simboli dell'illusione modernista, in un'ottica tuttavia soggettiva piuttosto che documentaristica, psicologica prima che storica e politica. Così, per es., Dreamtime (2001) testimonia un lancio missilistico dal cosmodromo sovietico di Bajkonur, in Kazakistan, un luogo decadente nel suo utopistico e superato avvenirismo; Free and anonymous monument (2003) è un film sull'Apollo Pavilion (1969) di Victor Pasmore a Gateshead, all'epoca ricoperto di graffiti e abbandonato (poi restaurato), con chiara allusione al fallimento dell'urbanistica modernista; The new brutalists (2006) è un'installazione videofotografica su alcune zone militari chiave del Terzo Reich. In occasione del 25° anniversario del disastro di Chernobyl, nel 2011, hanno realizzato la serie fotografica Atomgrad (Nature abhors a vacuum), che esplora i luoghi in totale stato di abbandono della città fantasma di Pripyat, in Ucraina, e il film The toxic camera, un omaggio al documentario Chernobyl: a chronicle of difficult weeks di Vladimir Shevchenko, che morì poco dopo averlo girato. Dello stesso anno è Face scripting - What did the building see?, sull'assassinio in un hotel di Dubai del leader di Hamas Maḥmūd al-Mabḥūḥ.